Settimana Santa: le processioni ed i riti virtuali

Se il Covid-19 li ferma, ma non nella mente delle persone e nelle immagini del passato postate anche sui social

                             

Costiera sorrentina – Tutto stava per essere messo in moto nella arciconfraternite e confraternite ma il Covid-19 ha bloccato tutte le processioni ed i riti della Settimana Santa che saranno proposti in maniera virtuale.

Dagli armadi erano stati appena rimossi simboli delle rappresentazioni: la corona di spine, il martello, i chiodi, il velo della Veronica, la tenaglia, il gallo, la scala, la scritta INRI, la colonna della flagellazione, la veste rossa, e tutti gli altri che venivano portati in processione, ma sono dovuti restare lì, nelle sale delle arciconfraternite e confraternite. Così come i lampioni e le lance che dovevano essere lucidati per essere pronti per le sere e le notti del giovedì e del venerdì, con le statue della Madonna e del Cristo Morto che dovevano per essere infiorati.

In questo tempo di coronavirus tutto sarà virtuale, specie sui social dove oggi scorreranno le foto e le immagini di quando le processioni: nere, bianche, rosse e viola, passavano per le strade con gli incappucciati che portavano i martiri, le lance, le insegne, lo stendardo e con i cori che intonavano il Miserere e gli altri canti della Passione.

Canti come il Miserere che viene intonato dai cori delle varie arciconfraternite e confraternite della Costiera, da secoli, che con le sue strofe, partendo da quella “Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam. Et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele inquitatem meam”, ossia “Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia. Nella tua grande bontà cancella il mio peccato”, inonda le sere del Giovedì Santo, le notti e le sere del Venerdì Santo.

In questi due giorni da Vico Equense a Massa Lubrense, si muovono ben diciotto processioni.

Ma nessuno si perde d’animo ed il priore dell’Arciconfraternita Morte e Orazione di Piano di Sorrento, sul suo profilo di Facebook dice: “Da più parti leggo la tristezza di giorni che non vissuti come siamo abituati, ma questo è un atteggiamento da perdenti, invece deve essere da vincenti”. Così ha invitato “ad indossare l’abito tradizionale della processione della Madonna Addolorata e quella del Cristo Morto. In più abbiamo invitato tutti a costruirsi i propri simboli della passione di Cristo che tradizionalmente portiamo in processione”.

Anche nelle altre cittadine della costiera in molti si stanno preparando virtualmente, ma spiritualmente, in un momento come questo, la Pasqua ed i riti della Settimana Santa si sentono con maggiore passione. A Sorrento il priore Diodato Morvillo, della Congregazione dei Servi di Maria, che organizza la processione nera del Venerdì Santo, un periodo come questo assume una rilevanza ancora maggiore l’attesa della Passione, l’amore, la fede in questo evento.

Ma anche gli altri confratelli di tutte le arciconfraternite e confraternite che vanno da Vico Equense a Massa Lubrense, si stanno preparando virtualmente e spiritualmente a vivere questa Settimana Santa, con intensa passione anche se chiusi tra le mura domestiche, che poi manifesteranno quando si tornerà ad uscire incappucciati ed a percorrere le strade cittadine.

GiSpa