Sigilli revocati al parcheggio della Pignatella

Il gip del Tribunale di Torre Annunziata non ha concesso il sequestro

 

 Sorrento – Sono stati revocati i sigilli al parcheggio della Pignatella dal gip del Tribunale di Torre Annunziata che non ha concesso il sequestro.

Sono passati otto giorni da quando furono apposti i sigilli da parte della Guardia costiera perché non avevano trovato collaudi ed autorizzazioni ma strutture fatiscenti, in una zona che già in passato era stata sotto i riflettori anche perché a rischio frane e non potrebbe essere frequentata da bagnanti.

Ricordiamo che ci fu il sequestro dell’uliveto adibito a parcheggio che non aveva un piano antincendio, di evacuazione e non c’era la segnaletica obbligatoria di emergenza, non c’erano transenne, protezioni, la discesa a mare non aveva le dovute autorizzazioni e le staccionate in legno decrepite. Poi delle strutture diroccate, con tubolari in ferro arrugginiti, coperte da lamiera zincata, che sembravano quasi delle baracche di profughi, dei passamano in ferro infissi nella roccia calcarea per la salita e la discesa a mare.

Ma le cose non stanno così, perché il parcheggio è stato aperto sulla base di una segnalazione certificata di inizio attività (scia) che il Comune di Sorrento non ha mai contestato, per cui il sequestro non è valido. Ed inoltre i proprietari hanno provveduto loro stessi anche ai lavori di disgaggio e messa in sicurezza di una parte del costone che sovrasta la discesa a mare.

Ma qualcosa ancora non va, perché da quindici anni sulla Pignatella incombe la spada di Damocle perchè vige un’ordinanza comunale che vieta l’accesso all’area demaniale marittima sulla quale vengono quotidianamente noleggiati lettini, sdraio e ombrelloni. Un’area che dovrebbe essere interdetta perché è a rischio pericolo caduta massi, ma che invece è frequentata.

 

GISPA