Sindaci Costa d’Amalfi a difesa dell’Ospedale di Castiglione: atti ufficiali firmati

Chiesto incontro con governatore De Luca

(Fonte il vescovado.it)

Ognuno dei 14 comuni rappresentati nella Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi ha approvato delibera di giunta municipale con la quale si chiede al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di revocare la delibera di giunta regionale, la 474 del 3 novembreche di fatto “separa” il presidio ospedaliero dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, collocandolo tra le strutture afferenti all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno. Inoltre i sindaci avanzano richiesta di incontro urgente col presidente De Luca. Con questo atto i primi cittadini costieri prendono un a posizione forte nei confronti di De Luca, sostenuto strenuamente dalla Costiera amalfitana nell’ultima tornata elettorale regionale.

«La citata delibera regionale ha ingenerato viva apprensione nell’opinione pubblica, nelle categorie produttive, negli operatori sanitari e nelle relative rappresentanze sindacali, incrementando un allarme generalizzato rispetto alla già difficile fase emergenziale – scrivono i sindaci in una nota stampa -. Nell’auspicio che la richiesta di incontro, eventualmente con una rappresentanza ristretta della Conferenza e nelle modalità più idonee al rischio epidemiologico, possa essere accolta con estrema sollecitudine, si porgono distinti saluti».

Dalle delibere approvate dai comuni di Amalfi, Agerola, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare, impostate sul medesimo schema, si legge:

RILEVATO CHE:

– il Presidio Ospedaliero “Costa d’Amalfi”, pur costituito come Pronto soccorso in deroga ai sensi del DM 70/2015 e DCA 103/18 in quanto ubicato in “zona disagiata”, non è ancora dotato dei previsti 20 posti-letto di Medicina;

– l’attuale dotazione del plesso consta di un Pronto Soccorso medico e chirurgico con le indispensabili figure di supporto del rianimatore, del cardiologo, del radiologo e del laboratorio di analisi, tutte in regime di guardia h/24, e che tali figure, nell’impossibilità di ricorrere alla reperibilità stante il carattere periferico della struttura, vengono fornite a rotazione dagli altri plessi dell’A.O.U. Ruggi, appunto come previsto per gli Ospedali di” zona disagiata”;

– l’assetto descritto si basa perciò su personale non assegnato al plesso, bensì in forza all’A.O.U. Ruggi e afferente al relativo D.E.A.;

CONSIDERATO CHE:

– con l’attribuzione del Presidio “Costa d’Amalfi” alla gestione della ASL Salerno, appare escluso che possa essere garantita la stessa turnazione di personale di supporto (rianimatore, cardiologo, radiologo, laboratorio) dato che esso andrebbe attinto attraverso il D.E.A. dell’Ospedale di Nocera Inferiore, prospettiva ancor meno plausibile in considerazione dell’attuale fase emergenziale;

– l’attribuzione all’ASL determinerebbe altresì l’ulteriore ampliamento della distanza rispetto all’Ospedale di riferimento, che risulterebbe non più quello di Cava de’ Tirreni ma quello di Nocera Inferiore, con inevitabile allungamento dei tempi di percorrenza per i trasferimenti ed il conseguente aumento dei rischi per la salute dei pazienti;

– nella eventualità non infrequente di chiusura delle strade rotabili, resterebbe pregiudicata la trasferibilità dei pazienti al solo presidio raggiungibile via mare, cioè il S. Leonardo di Salerno che rientra nella rete ospedaliera dell’A.O.U. Ruggi;

– ove il P.O. di Nocera non potesse garantire l’accesso dei pazienti anche in assenza di posto letto, come sono attualmente in grado di fare gli Ospedali di Cava e Mercato S. Severino per le patologie non esclusive del Ruggi, i malati della Costiera andrebbero trasferiti ancora più lontano, con insostenibili disagi per l’utenza e costi ulteriori per la sanità pubblica;

– la situazione suesposta determinerebbe negativi riflessi sulla qualità dell’offerta turistica, tanto più gravi rispetto all’auspicata necessità di ripresa e rilancio delle attività produttive;

RITENUTO, alla luce di quanto sopra, dover chiedere un incontro con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al fine di revocare la suddetta deliberazione di Giunta Regionale n. 474 del 03/11/2020;

DATO ATTO CHE, trattandosi di mero atto di indirizzo, non è stato richiesto né il parere di regolarità tecnica, né quello di regolarità contabile, ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267/2010 e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs 267/2000; VISTO lo Statuto Comunale;

PROPONE

1) DI DARE ATTO che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) DI FARE RICHIESTA di un incontro con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca;

3) DI INVITARE la Giunta Regionale a revocare la propria deliberazione n. 474 del 03/11/2020 avente ad oggetto “Decreto Commissario ad acta n. 103 del 28/12/2018 – Modifiche”.

Fonte il vescovado.it