Sorrento, ancora off limits piazza Lauro

Dopo otto mesi dal restyling c’è un cedimento nel suolo e dopo le verifiche dei tecnici dal 27 gennaio si dovrà procedere a nuovi lavori

 

Foto di Giuseppe Spasiano

Sorrento  Non è passato neanche il tempo dal suo restyling che piazza Angelina Lauro dovrà essere ancora una volta off limits.

Dopo otto mesi dal suo rimettere in sesto, c’è un cedimento nel suolo e dopo le verifiche dei tecnici dal 27 gennaio si dovrà procedere a nuovi lavori urgenti, sarà vietato il transito di auto e scooter.

Cosa è accaduto? In queste settimane è stato rilevato un avallamento di una parte della carreggiata, oltre al distacco di alcuni cordoli in marmo che delimitano i marciapiedi dei portici che circondano la piazza.

Questo può rappresentare un qualcosa che dopo tanti mesi non è stato eseguito a regola d’arte, così il Comune ne è stato informato e dagli uffici l’accaduto è stato girato alla ditta che ha eseguito i lavori, che già “ha ammesso le proprie responsabilità dichiarandosi disposta a farsi carico degli interventi di ripristino della sede stradale e delle altre parti che hanno mostrato segni di cedimento”.

La stessa ditta che ha la sede nella città di Quarto, la Società Cooperativa Leuconoe, è pronta dal 27 gennaio ad effettuare i lavori per la definitiva sistemazione della pavimentazione di piazza Lauro.

Per la loro definitiva ultimazione si parla, salvo contrattempi, che vengano ultimati prima delle celebrazioni di Sant’Antonino, il santo patrono della cittadina costiera, che in quel giorno attira molti fedeli sia dalla Costiera che fuori da essa.

Secondo quanto stabilito nell’ordinanza emanata del dirigente pro tempore della polizia municipale, il tenente Giuseppe Coppola, dovrebbero chiudere entro mercoledì 12 in modo che si abbia il tempo di allestire per la ricorrenza.

Intanto in questo frattempo tutti i commercianti della piazza dovranno fare qualche fioretto per i disagi a cui andranno incontro, richiusi dopo otto mesi dalle transenne, dopo quel lungo restyling (costato 700mila euro) di sette mesi. Durante i quali i lavori eseguiti furono alquanto complessi, basti pensare che tutti i cubetti di porfido furono asportati uno ad uno e poi rimessi, un’operazione che con ogni probabilità non è stata eseguita a regola d’arte. Ed ecco che ora si deve intervenire per rimettere tutto in pronto in tempo per la festa del santo patrono.

GiSpa