Sorrento, dettagli finali per trasporto della balenottera

Il grande mammifero marino sarà trasferito o a Caivano o nel porto di Castellammare di Stabia, e su di essa sarà effettuato l’esame autoptico, dal patologo veterinario Sandro Mazzariol

Foto Linda Testa e Domenico Sgambati. AMP Punta Campanella

Sorrento – Si stanno definendo gli ultimi dettagli per le complesse operazioni di rimozione e trasporto della balenottera. La necroscopia si farà e non era scontato.

Il grande mammifero marino sarà trasferito o a Caivano o nel porto di Castellammare di Stabia. A effettuare l’esame autoptico, che dovrebbe tenersi tra domani e mercoledì, sarà Sandro Mazzariol, patologo veterinario presso l’Università degli studi di Padova e responsabile dell’unità d’intervento del Cetaceans’ stranding Emergency Response Team (Cert), che si occupa in tutta Italia e anche all’estero del recupero di cetacei di grosse dimensioni.

Se dovesse essere confermata la lunghezza stimata ieri dall’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, cioè 23,50 metri circa, potrebbe risultare la più grande balenottera comune mai trovata nel Mediterraneo.

Dai risultati della necroscopia si cercherà di comprendere le cause che l’hanno portata alla morte e a finire nel porto. Non sempre è possibile. Solo nel 65% delle indagini post mortem effettuate (si riesce a farle soltanto per il 45% di carcasse rinvenute) viene accertata la causa del decesso. E spesso ci vogliono mesi per arrivare a risultati certi. Le indagini sul corpo della balenottera sono importanti non solo per stabilire le cause della morte, ma anche da un punto di vista scientifico e di ricerca. Più conosciamo questi meravigliosi abitanti dei mari, più potremo adottare misure idonee per la loro salvaguardia.

GiSpa