Sorrento, Marco Fiorentino risponde al sindaco Cuomo

Sulla gestione delle risorse finanziarie per gli aiuti alle famiglie che versano in condizioni disagiate a causa dell’emergenza Covid-19

 

Foto tratta dal diario di Facebook di Marco Fiorentino

Sulla gestione delle risorse finanziarie per gli aiuti alle famiglie che versano in condizioni disagiate a causa dell’emergenza covid-19 interviene Marco Fiorentino, candidato sindaco per uno schieramento civico alle prossime elezioni amministrative a Sorrento che, indirettamente, replica alle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Cuomo in materia di sovvenzioni per il sostegno alle famiglie in difficoltà. “Si tratta soltanto di aria fritta – esordisce Fiorentino -. Piuttosto discuterei sulla tassa di soggiorno che, da quanto mi risulta, è stata già impegnata. Quindi i primi sei mesi della stagione turistica li dobbiamo considerare già trascorsi, circostanza per la quale i soldi che si pensavano di investire per le varie attività promozionali anche in coincidenza con la Pasqua, devono essere destinati al sostegno delle famiglie in difficoltà e assegnate con criteri di trasparenza assoluta. Il Comune di Sorrento concede anche sostanziosi contributi per eventi, feste, manifestazioni, sagre e fuochi d’artificio: i fondi impegnati per queste cose vanno dirottati alla solidarietà civica, destinate quindi ai più deboli. Sarebbe sufficiente anche recuperare 30mila euro per impegnarli in aiuti ai casi più gravi. Mi rendo conto che le previsioni di budget sono state fatte, ma la situazione di straordinaria emergenza che si sta vivendo deve indurre gli Amministratori a reindirizzare le politiche sociali sin qui sviluppate e dimostrare con i fatti la sensibilità dell’Amministrazione al di fuori di qualunque logica elettoralistica”. Quindi Fiorentino si sofferma su una aspetto significativo della gestione finanziaria dell’Ente: “La Giunta non può spendere proprio niente – spiega Fiorentino – un uccellino mi ha spiegato che i nostri geniali amministratori hanno approvato in Giunta il bilancio di previsione per l’anno 2020 impegnando sul capitolo Turismo (Misura 7) una spesa per oltre un 1 milione e duecentomila euro. Orbene, la copertura di tale capitolo di spesa è garantita quasi integralmente dagli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno e poiché a detto titolo per l’anno 2020 nelle casse comunali non è entrato nemmeno un euro, ecco spiegato il mistero. Sicché, ora mancando le entrate e quindi la copertura finanziaria, devono portare il bilancio in Consiglio Comunale ed emendarlo delle spese già impegnate. Mi chiedo: come faranno i nostri eroi? Come rispetteranno gli impegni di spesa pluriennali assunti con la scialacquante gestione che li ha contraddistinti nel tempo? Aspettiamo per vedere, ricordando sempre l’adagio popolare che chi è causa del suo male…pianga se stesso”.