Sorrento, presidente Cappiello: riscossa e sogno

Bisogna fugare ogni dubbio che si annida nei retropensieri di chi da anni ripete la stessa litania. Che ci sia ed esista una questione strutturale legata allo stadio Italia in prospettiva di un campionato diverso da quello attuale, per cui l’impianto va valorizzato e non solo criticato, un po’ come la squadra

Prima del match con il Tivoli, il presidente Giuseppe Cappiello, ha fatto il punto della situazione e rivolto un accorato appello ai sostenitori del Sorrento, che per altro non potranno essere presenti in trasferta per disposizione del Prefetto di Roma: “La contestazione di domenica scorsa dopo la partita con l’Aprilia – certamente figlia di un risultato negativo – ci ha spinto ad una riflessione interna che ci tengo ad estendere ai nostri sostenitori.

I primi ad essere dispiaciuti per quella sconfitta siamo noi e siamo sempre noi i primi ad essere dispiaciuti per il fatto che il primo posto è ora lontano quattro punti. I primi che vorrebbero coronare il sogno di una grande impresa siamo noi, i primi che vorrebbero gioire a fine campionato siamo noi così come siamo i primi che sperano in un pronto riscatto a Tivoli. Questo – continua Cappiello – per fugare il campo da ogni dubbio che si annida nei retropensieri di chi da anni ripete la stessa litania. Che ci sia ed esista una questione strutturale legata allo stadio Italia in prospettiva di un campionato diverso da quello attuale, è un dato di fatto del quale siamo tutti coscienti e che incide sulla programmazione che il nostro club fa ogni anno, perché poter contare su un impianto all’avanguardia costituirebbe una base di partenza diversa. Tuttavia, allo stadio Italia – che speriamo presto di vedere ristrutturato dall’amministrazione con la quale i rapporti sono ottimi – si allenano e giocano tutte le nostre squadre giovanili, formate da ragazzi della Penisola e che sono in testa ai rispettivi campionati. Quindi, l’impianto va valorizzato e non solo criticato, un po’ come la squadra. Non ci accontenteremo di quanto fatto e proveremo a regalare ai tifosi la gioia più grande, quella per la quale la squadra, il mister – e tutta la società – lavorano alacremente”