Sorrento, succo di limone: confiscato un quintale

Era congelato e sprovvisto di elementi relativi alla rintracciabilità

 

 Costiera sorrentina – Nell’ambito dei controlli a livello nazionale, del Comando carabinieri per la tutela agroalimentare, finalizzati al contrasto delle illegalità, è stato confiscato un quintale di succo di limone che era congelato e sprovvisto di elementi relativi alla rintracciabilità.

Sempre per quel che riguarda i limoni, in provincia di Salerno, sono stati sequestrati 4 quintali di limoncello e liquori a base di limone evocanti prodotto Dop/Igp, ma anche il territorio regionale è stato passato sotto la lente di ingrandimento, anche per altri prodotti.

In Irpinia, sono stati sottratti 3 quintali di latte di bufala privi di rintracciabilità e denunciata 1 persona per irregolare esercizio dell’attività produttiva, mentre in provincia di Napoli, 95 bottiglie contenenti limoncello poiché mancanti degli elementi essenziali per risalire alla provenienza del prodotto.

Neanche il Piemonte e la Valle d’Aosta sono stati esenti perché sono in varie aziende c’è stata la contestazione di svariate anomalie amministrative nell’ambito dell’etichettatura e della rintracciabilità. Mentre in Molise, sono finite sotto sequestro 109mila uova per carenza di elementi utili per risalire alla provenienza del prodotto. Scendendo a sud, in Puglia 6 quintali di prodotti ortofrutticoli privi di rintracciabilità, e tra Calabria e Sicilia 3.420 uova, 224 vasetti di marmellata, 37 scatole contenenti un totale di 555 chili di arance a falso marchio di tutela, 2.160 cartoni con logo Igp e 11mila sacchetti di succo di limone e arancia rosse congelati con marchio Dop riportato in etichetta, denunciata 1 persona per frode in commercio.

Insomma un’operazione a vasto raggio che in questi primi mesi dell’anno ha portato al sequestro di più di 45 tonnellate di prodotti agroalimentari, tra cui ci sono in prima linea: conserve, confetture, polpa di pomodoro, caffè, dolciumi, succhi e altro, poi a 6.770 litri di bevande alcoliche ed a circa 166 quintali di alimenti evocanti Dop e/o Igp: sughi, salumi, formaggi, paste ripiene ed agrumi,  e per finire, sono state elargite sanzioni per oltre 123mila euro.

 

GISPA