SS 163 amalfitana, lavori a rilento: tubo del gas non segnalato

Questo dilemma ne fa di quello del traffico che impazzisce tra Piano e Meta

 

Meta – Un tubo del gas non segnalato sulle dovute mappe ed ecco che sulla statale amalfitana i lavori vanno a rilento ed è questo il dilemma che diventa quello del traffico che impazzisce tra Piano e Meta. L'immagine può contenere: pianta, albero, ponte, cielo, spazio all'aperto e natura

Ci voleva anche che questo tubo non fosse segnalato sulle ‘dovute’ mappe in cui sono segnalati tutti i tubi che passano sotto una strada ed ecco che dopo il fatto che i pali di cemento armato che si sono rivelati pochi che ha fatto si che ce ne sono voluti degli altri, anche questo ha fatto rallentare il procedere dei lavori.

Ora dovrà intervenire l’Italgas per eseguire dei lavori per rimetterlo al suo posto e passeranno ancora altri giorni, e tutto questo perché, con ogni probabilità, qualcuno dopo che esso è stato incanalato, si sarà dimenticato di segnalarlo a chi avrebbe dovuto ‘disegnarlo’ sull’apposita mappa.

Poi c’è il fatto dei pali che si sono rivelati mancanti, e questo perché, con ogni probabilità, non è stato ben calcolato quanti ce ne sarebbero voluti e tutto questo, quello compreso del fatto del tubo, si sta rivelando un boomerang sul traffico della costiera sorrentina. Non c’è giorno che passi che in via dei Platani a Piano di Sorrento ci sia una lunga coda di auto, così come sul corso Italia a Meta, dove si soffoca ed il sindaco Tito cerca, con diverse ordinanze, di tamponare per quanto possibile il transito specie dei mezzi pesanti, che purtroppo su questa strada devono transitare.

L'immagine può contenere: albero, pianta, ponte, spazio all'aperto e natura

Poiché il sistema stradale della costiera per come essa è conformata, per come sono stati costruiti in passato i palazzi, sia quelli dei secoli scorsi che quelli recenti, oggi non consente un’altra strada di sbocco. Poi se un giorno la si potrà costruire si vedrà, ma questo resta ai politici. Per ora resta che fin quando non finiranno questi lavori, ossia la sistemazione del tubo del gas ed il costruire un probabile massetto sui pali di cemento armato per farvi passare poi la pavimentazione stradale, si andrà avanti così con i gas di scarico che si scaricano sulle persone.

Le foto a corredo dell’articolo sono di Giuseppe Spasiano

 

GISPA