Nel giro di due-tre mesi si conta di chiudere la gara per l’affidamento della progettazione esecutiva di essi
Sorrento – Sulla vicenda dello stadio Italia il dirigente Di Martino afferma che tra dicembre e gennaio inizieranno i lavori.
Alla presentazione della stagione 2024-2025 del Sorrento, andata in scena nella sera del 22 agosto a Villa Fiorentino, è intervenuto anche l’architetto Filippo Di Martino, dirigente del Comune di Sorrento: “Ci siamo rimboccati le maniche e predisposto un progetto che ha già avuto il parere favorevole della Sovrintendenza oltre ad aver avuto contatti con il Coni per presentare al Credito Sportivo tutto l’incartamento per ricevere un finanziamento di 7,6 milioni di Euro da parte del Credito Sportivo.
Nel giro di due-tre mesi contiamo di chiudere la gara per l’affidamento della progettazione esecutiva dei lavori e verosimilmente dovremmo iniziare i lavori tra dicembre 2024 e gennaio 2025”.
Felici per queste notizie il presidente onorario Paolo Durante ed il presidente del Sorrento, l’avvocato Giuseppe Cappiello, presenti sul palco: “Il problema dell’adeguamento degli stadi è un problema non solo di Sorrento – ha detto Cappiello -. Il Comune ha fatto passi da gigante in avanti, prima di comune accordo avevamo immaginato un partenariato pubblico-privato nel quale il Sorrento avrebbe potuto interloquire con l’amministrazione occupandosi della progettazione, ma allo stato dell’arte è sicuramente più facile che ad occuparsene sia l’Istituzione che è proprietaria della struttura. L’auspicio è di tornare presto a casa, di sicuro faremo la nostra parte quando saremo chiamati in causa”.
È stata rispolverata una vecchia delibera di 12 anni fa (2012), ed un’altra ne è stata approvata il 21 giugno 2024.
In essa sono state delineate le linee giuda come si dovrà procedere nelle varie fasi del restyling di uno stadio che ormai non ha più di esistere, poiché, come si legge nella delibera, risale agli anni ’50 del secolo scorso, ed era nell’era fascista uno spianato dove si svolgevano le manifestazioni dell’epoca.
Si prevede nella prima fase la realizzazione sotto la tribuna Sud degli spogliatoi, la costruzione di una tribuna dove oggi ci sono le panchine, i cosiddetti ‘distinti’, la sistemazione della tribuna Nord, quella dal lato mare, la demolizione della tribuna centrale ed in seconda fase la sua ricostruzione che comprende anche una tribuna stampa, lo spostamento del manto erboso e suo adeguamento alle misure idonee per i campionati professionistici. In definitiva tutto quello che ne deriva come scritto nella delibera e nel documento di indirizzo della progettazione (DIP).
GiSpa