Stazioni Circumvesuviana terra di nessuno

Nonostante gli sforzi fatti dall’azienda ci sono agguati, spaccio, violenze, borseggiatori e tanta paura specie la sera da parte dei viaggiatori

 

 Redazione – Le stazioni dell’ex Circumvesuviana diventano terra di nessuno e nonostante gli sforzi fatti dall’azienda ci sono agguati, spaccio, violenze, borseggiatori e tanta paura specie la sera da parte dei viaggiatori e scioperi.

Quello che è accaduto qualche giorno fa, la violenza perpetrata alla malcapitata giovane porticese, riporta per l’ennesima volta sotto i riflettori le stazioni dell’ex Circumvesuviana dove nelle loro zone più nascoste (come i sottopassaggi) ti può accadere qualcosa, così come quando viaggi di sera tardi.

Ma non solo può accedere qualche violenza a qualche donna, ma accade anche che tra qualche spacciatore e qualche suo ‘acquirente’ ci sia il passaggio della solita dose di droga o di cocaina o di marijuana o di qualche altra erba più dannosa, e può anche accadere di inerpicarti in qualche borseggiatore che fatto il suo ‘acquisto’ se ne scappa nelle strade adiacente delle stazioni.

Se poi si ci mettono anche gli scioperi, perché anche i dipendenti vogliono far valere i loro diritti ed il ritardo dei convogli, il quadro non è positivo, infatti nei giorni 6 e 7 la mancata accettazione delle prestazioni straordinarie ha comportato, per le sole linee vesuviane, una variazione nell’esercizio. In particolare, le linee Pomigliano-Acerra e Torre Annunziata-Poggiomarino sono state chiuse all’esercizio e per le stesse sono stati attuati servizi navetta sostitutivi con autobus dell’Autoservizi Meridionali.

Comunque il presidente Umberto De Gregorio in un comunicato ha ribadito: “La ben nota carenza di personale in tutti i settori aziendali ha indotto l’azienda ad attivare le procedure concorsuali per l’assunzione di 350 unità, le cui prove selettive partiranno l’11 marzo”.

Ma ci saranno ancora ulteriori disagi per venerdì 8 marzo, quando è in programma uno sciopero già programmato da alcuni giorni.

 

GISPA