Strazio Circum, risposta degli operatori costieri a De Luca

Il governatore regionale durante la sua diretta su Facebook aveva parlato del disservizio della linea della Circumvesuviana Napoli-Sorrento, ed in una lettera la replica del presidente di Atex, Sergio Fedele

Foto tratta da napoli.repubblica.it

Redazione – Sul supplizio della Circumvesuviana arriva la risposta degli operatori costieri a De Luca.

Il governatore regionale durante la sua diretta su Facebook aveva parlato del disservizio della linea della Circumvesuviana Napoli-Sorrento, ed in una lettera la replica del presidente di Atex, Sergio Fedele.

Questa la lettera aperta indirizzata al governatore:

“Gentile Presidente

Abbiamo ascoltato con attenzione la sua diretta settimanale e vorremmo soffermarci su quanto da lei dichiarato sull’emergenza ferroviaria ‘Napoli-Sorrento’.

Lei ha affermato: “Abbiamo problemi con la Circumvesuviana, ancor più gravi sul tratto Napoli-Sorrento”.

La prima grande responsabilità che attribuiamo alla Regione ed aver rifiutato per anni di affrontare la questione, così come da noi richiesto.

In considerazione del lapalissiano concetto che un problema per essere risolto va affrontato, era imprescindibile accogliere la nostra proposta di avviare un Tavolo Permanente Istituzionale sulla Accessibilità in Penisola Sorrentina per valutare e rendere operative misure di breve, medio e lungo periodo.

Ma fino a qualche settimana fa, sia il delegato regionale ai trasporti Cascone che il Presidente Eav De Gregorio, hanno sistematicamente rigettato questa proposta, ritenendola inutile.

Siamo dovuti arrivare al Prefetto, che come sa l’ha accolta ed ha avviato addirittura 3 Tavoli (ferro-strada-mare) sulla ‘mancata’ accessibilità in Penisola Sorrentina.

La prima cosa dunque su cui Lei deve interrogarsi è sul ‘perché’ i suoi collaboratori hanno alzato un muro di fronte alla richiesta di affrontare la questione.

Il dato che Lei oggi comunica sull’indice di ‘puntualità’ bassissimo sulla Napoli – Sorrento era ampiamente previsto e prevedibile.

E non ci vuole la sfera di cristallo nel profetizzare che l’attuale valore nell’ultimo quadrimestre di questo indice su tale percorso, indegno per una linea ferroviaria (34%), sarà inevitabilmente destinato a peggiorare ulteriormente se nulla si farà in attesa dei nuovi treni e dei lavori previsti con i fondi Pnrr sul rifacimento tecnologico del segnalamento.

Arriverà in poco tempo al 20%, valore che si traduce nel ritardo sistematico dell’80 % dei treni, in piena stagione estiva!

Un disservizio dai danni incalcolabili per i residenti e per l’immagine di una località turistica.

Ci fa piacere che Lei ha accennato nella sua diretta ad alcune nostre proposte che fanno parte del documento consegnato al Prefetto e ai Sindaci, anche se ha tralasciato le più importanti quali il nuovo percorso Napoli-Pompei-Sorrento con l’intervento delle Fs, la Metropolitana Sorrentina, la nomina di ‘esperti’ attraverso una procedura gestita dal Ministero dei Trasporti.

Lei si è concentrato sulle iniziative immediate perché forse siamo riusciti a far passare il messaggio che non è pensabile lasciare le cose come stanno fino a che arriveranno i nuovi treni e si completerà l’intervento tecnologico del segnalamento ferroviario non ancora avviato (Se tutto va bene ci vorranno sicuramente più di 5 anni).

Lei ha accennato alla nostra proposta di aumentare i direttissimi sulla Napoli- Sorrento, affermando due concetti che vanno immediatamente chiariti.

Il primo è relativo alla Sua preoccupazione che se si esagera ad aumentare le corse, si ha l’effetto negativo che i treni si guastano più velocemente. La nostra richiesta per questi anni d’emergenza prevede solo 3 corse aggiuntive direttissime al giorno sulla tratta Napoli-Sorrento e rendere poi direttissime almeno altre 5 corse al giorno tra quelle che oggi fermano nei Comuni che precedono la Penisola Sorrentina, velocizzando moltissimo i tempi di percorrenza. Questo intervento può e deve essere sopportato da questi Comuni che, a differenza dei Comuni della Penisola Sorrentina, hanno sia una seconda linea ferroviaria gestita da Ferrovie dello Stato che una uscita autostrade.

Non vorremmo che fosse la preoccupazione di perdere consensi e voti in tali Comuni che hanno una densità abitativa elevatissima (e quindi un altissimo potere elettorale) a non aver fatto ad oggi prendere questa decisione imprescindibile.

La sua seconda preoccupazione, economica è realmente inaccettabile.

Lei ipotizza che questo incremento di corse avrebbe un costo di 15 milioni (valore tutto da approfondire) e invita in qualche modo i Sindaci della Penisola Sorrentina a mettere mano ai loro bilanci.

Atto che si tradurrebbe nel prendere tali risorse dai cittadini residenti in questi Comuni.

E questa richiesta è gravissima per 4 motivi.

Il primo è che questo servizio rientra negli obblighi che competono ai trasporti regionali.

Il secondo è che la Regione Campania ha investito e sta investendo per i trasporti nei territori a Lei cari (Salerno-Cilento) centinaia di milioni di euro. Una montagna di risorse che non vengono chieste ai Comuni di quei territori.

Il terzo è che Lei sembra dimenticare il contributo economico della Penisola Sorrentina sul Pil Campano.

Il quarto è che siamo arrivati a tale situazione per le scellerate gestioni e responsabilità di Eav degli anni scorsi e per aver voluto concentrarsi unicamente sul risanamento della situazione debitoria di questa società mentre di faceva diventare obsoleto il servizio.

A proposito, Presidente.

Nella lista della spesa deve aggiungere anche il costo degli gli autobus aggiuntivi sulla Napoli-Sorrento (nuovi o affittati) in attesa dei nuovi treni, proposta che abbiamo recentemente aggiunto al nostro documento consegnato al Prefetto. Le motivazioni sono chiare e se ci fossero anche per questo intervento preoccupazioni economiche pensiamo di aver chiarito perché la Regione può e deve immediatamente intervenire”.