Stupro turista, difficile stabilire data assunzione droga

A ribadirlo davanti ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata è la tossicologa forense Maria Pieri

 

Redazione – È difficile stabilire la data dell’assunzione della droga ed a ribadirlo davanti ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata è la tossicologa forense Maria Pieri. 

La tossicologa forense è stata ascoltata come testimone nel processo a carico del quintetto (Fabio De Virgilio, Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Raffaele Regio e Francesco Ciro D’Antonio) che è accusato di aver drogato e violentato una 50enne britannica ospite della struttura tra il 6 e il 7 ottobre 2016.

Non è sicuro che “le benzodiazepine siano state somministrate o assunte dalla vittima in un dato momento e secondo determinate modalità”, sostiene la tossicologa forense. Perché dopo che ha esaminato la documentazione della perizia svolta da Renata Borriello, docente di Medicina Legale presso l’università Vanvitelli di Napoli, su incarico della Procura di Torre Annunziata, ha evidenziato che sui capelli della vittima, emerge la presenza di tre sostanze: flunitrazepam, oxazepam e zolpidem. Queste tre sostanze, secondo l’accusa sarebbero state sciolte in un drink appositamente servito alla donna inglese, ma dalle analisi scaturisce la positività a quelle molecole in un arco temporale che va dall’inizio di settembre a dicembre 2016. E per questo non si può stabilire con certezza in quale giorno sia stata assunta e se sia avvenuta in una sola circostanza o a più riprese. Insomma la donna britannica potrebbe aver assunto le tre suddette sostanze in un periodo che va tra settembre e dicembre di quell’anno, perciò non si può dire che proprio in quella notte ci sia stata l’assunzione.

Un punto a favore della difesa perché gli avvocati battono sul fatto che le analisi tossicologiche  non potranno mai chiarire nemmeno se le benzodiazepine siano state assunte volontariamente oppure somministrate alla vittima da altre persone in quella notte dell’ottobre 2016.

Intanto al Tribunale di Torre Annunziata sono stati convocati come testimoni anche Catello Graziuso e Vincenzo Di Napoli, uno era guardiano notturno dello stabilimento balneare dell’hotel Alimuri e l’altro custode di un lido vicino all’albergo. Però sono indagati per gli stessi fatti che la Procura contesta al quintetto. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere in quanto sotto inchiesta, giacché il sostituto procuratore Mariangela Magariello non ha ancora chiesto l’archiviazione né il rinvio a giudizio.