Suez, disastro Ever Given: manovre errate ed equipaggio rischia arresto

La nave è stata liberata ed il canale di Suez è tornato navigabile ma ora la domanda a cui tutti cercano di dare riposta è perché la Ever Given si è incagliata? A bordo aveva anche due piloti dell’autorità egiziana

Foto tratta da ilfoglio.it

Redazione – Il disastro che ha causato l’Ever Given nel canale di Suez potrebbe essere stato causato da errate manovre ed ora l’equipaggio rischia l’arresto.

La nave è stata liberata ed il canale di Suez è tornato navigabile ma ora la domanda a cui tutti cercano di dare riposta è perché la Ever Given si è incagliata? A bordo aveva anche due piloti dell’autorità egiziana che dovevano supervisionare il lavoro del comandante.

Un bel dilemma perché i piloti egiziani dovrebbero conoscere bene il canale e le sue caratteristiche, le autorità egiziane che avranno il compito di svolgere delle indagini appureranno quali sono state le cause del disastro che ha ostruito per giorni il canale al passaggio di molte navi, le quali sono restate bloccate non potendo passare per raggiungere il Mediterraneo e proseguire i loro viaggi, compromettendo i rifornimenti ma soprattutto arrecando vistosi danni dal punto di vista economico. Chissà se si arriverà alla verità.

Il capitano della nave, un comandante con una esperienza ultra decennale alle spalle, ha dato la colpa al forte vento che avrebbe fatto sbandare l’enorme imbarcazione rendendola incontrollabile in un passaggio così stretto come il canale di Suez.

Intanto sulla portacontainer c’erano anche i piloti dell’autorità egiziana, che dovevano supervisionare il lavoro del capitano e di dare consigli sulle manovre da effettuare, e non si ci può fare capaci come nel caso forte vento, siano state effettuate errate e per contrapporre alla forza del vento sia stata aumentata la potenza dei motori che però in uno spazio angusto avrebbe portato la nave a mettersi di traverso.

Intanto l’equipaggio che formato da 25 indiani, visto quello che è accaduto, potrebbero essere arrestati, in loro difesa c’è il comandante Sanjay Prashar, membro del National Shipping Board (Nsb), perché i suoi marittimi possonon essere presi come capo espiatorio.

GiSpa