Torre del Greco: carta d’identità gratuità rinnovo

Lo scrive Luigi Gallo tramite una lettera al commissario straordinario Giacomo Barbato

 

 Immagine correlataTorre del Greco – “Molti cittadini di Torre del Greco non possono pagare i 30 euro previsti dal Comune per il rinnovo della carta d’identità e rischiano di non poter esercitare il loro diritto di voto”. L’allarme è lanciato da Luigi Gallo, parlamentare uscente del Movimento 5 Stelle e ricandidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Torre del Greco e in quello proporzionale Campania 1-03. Gallo ha inviato una lettera al commissario straordinario del Comune vesuviano, Giacomo Barbato, chiedendo che il Comune stabilisca “una forma di partecipazione alle spese adeguata alle condizioni economiche di un soggetto e che consenta, al soggetto stesso, di non essere costretto a sacrificare i propri diritti a causa dei propri problemi economici”.

“All’ufficio anagrafe del Comune di Torre del Greco – spiega Gallo –  si stanno verificando in maniera costante casi in cui, cittadini residenti nel Comune stesso, dovendo rinnovare il documento di identità secondo le recenti norme sull’obbligo di documento elettronico, al costo di 30  euro circa, non possono far fronte a tale costo. I cittadini  mi hanno rappresentato il problema perché l’ufficio anagrafe non ha prospettato loro nessuna soluzione”.

Gallo ricorda che la mancanza della carta d’identità non consentirebbe a molti cittadini di votare “precludendo l’esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti” e ricorda che la Costituzione stabilisce che “il diritto di uguaglianza non può essere inficiato da ostacoli di natura economica” e che il diritto costituzionale sul’esercizio del diritto di voto è  intrinsecamente collegato al possesso di un documento di identificazione valido”. Gallo sottolinea anche “l’adozione da parte di alcuni comuni come Bari e Cagliari dell’erogazione gratuita a favore dei soggetti che presentino un Isee con reddito non superiore a 3000 euro” e chiede che “in vista delle elezioni del 4 marzo e vista la ristrettezza dei tempi”, il commissario comunichi “in che modo si intenda ovviare e, in assenza di provvedimenti, a motivare la carenza di servizio”.