Trasporti e scuola, vertice in Prefettura il 4 gennaio

Si discuterà non in presenza ma online, sul piano di potenziamento dei trasporti in vista della riapertura delle scuole

 

Redazione – Nella giornata del 4 gennaio ci sarà in vertice in Prefettura, non in presenza ma online e si discuterà del piano di potenziamento dei trasporti in vista della riapertura delle scuole.

Come si sa il ritorno in classe in presenza dovrebbe avvenire giovedì 7 gennaio, ma su questa data ci sono molte perplessità, ed infatti in Campania il ritorno, come asserisce l’assessore all’istruzione Lucia Fortini, sarà scaglionato. Si prevede che il 7 gennaio potrebbero fare il loro ingresso in classe l’infanzia, le materne e la prima e seconda elementare per poi arrivare forse al 25 gennaio per le superiori ma non è chiara ancora la percentuale in presenza degli alunni.

Infatti il piano trasporti è legato al numero di studenti in presenza. Ora se non sarà emanata un’ordinanza sul ritorno in classe e sulle diverse date non si potrà varare un piano preciso da parte delle aziende.

Ci vuole da parte delle scuole la necessità di avere un quadro complessivo per quel riguarda gli ingressi scaglionati dalle 8 alle 10 proprio per evitare superaffollamenti, calca davanti agli istituti scolastici e situazioni che potrebbero essere di difficile gestione. Il ministero vuole avere un quadro complessivo.

Per quel che riguarda l’Eav che gestisce anche l’ex Circumvesuviana, il presidente Umberto De Gregorio sottolinea: “Il taglio delle corse dalla prossima settimana finisce. Garantito il 100% del servizio. Ma per poter fare di più potenziando del 10% il servizio bus occorre che le scuole ci dicono chiaramente quali sono le esigenze, ovvero da dove partono e dove devono arrivare gli studenti. Oltre il 10% non possiamo andare ci vorrebbero centinaia di pullman”. E continua affermando che è ”essenziale che ci sia una reale differenziazione negli orari di ingresso non solo nelle scuole ma negli uffici pubblici e anche nei negozi con l’apertura posticipata verso le 11 per evitare gli orari di punta, solo in questo modo riusciremo a gestire il piano mobilità evitando il caos. Se tutti si muovono in contemporanea con i posti al 50% si va in affanno”.

GiSpa