Tributo a Salve D’Esposito A Villa Fondi

In programma il concerto con i brani del grande compositore eseguiti dal maestro Raffaello Converso e l’Orchestra “Anema e core Ensamble”

 

 L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, testoPiano di Sorrento – Il 26 luglio alle ore 21:00 a Villa Fondi tributo a Salve D’Esposito per la rassegna “Intorno ai grandi miti”.

In collaborazione con l’Associazione “Anema e core”, nell’ambito di Estate Blu 2019 e con il patrocinio del Comune.

Saranno presenti Luisa D’Esposito, figlia del grande Maestro e il nipote Andrea Rossi D’Esposito, oltre a Pietro Gargano giornalista e scrittore.

Salvatore D’Esposito, meglio conosciuto come Salve D’Esposito, nato Sorrento il 9 agosto 1903 e deceduto a Roma il 22 gennaio 1982, è stato un compositore e direttore d’orchestra italiano. La sua fama è legata soprattutto alla canzone napoletana, in particolar modo a successi quali ‘Me so’ ‘mbriacato ‘e sole’ e ‘Anema e core’.

Diplomatosi presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, Salvatore D’Esposito inizia la sua carriera negli anni venti, facendosi conoscere come concertista in Francia ed in Inghilterra. Tornato in Italia nel 1930, si sposa con Giulietta e si stabilisce a Capri fino allo scoppio della guerra. Dal matrimonio con Giulietta nascono le sue due figlie, Luisa (1932) e Raffaella (1937).

Nel 1942 Salvatore e la sua famiglia si trasferiscono a Roma, città in cui il Maestro compone canzoni quali ‘Ho interrogato gli astri’, ‘A Roma vojo annà’ e ‘Ti regalo una canzone’. Onorato dalla capitale con una targa in occasione della “Festa de’ noantri”, il musicista sorrentino vivrà a Roma per il resto della sua vita.

Negli ultimi anni quaranta, precisamente nel 1948, Salve D’Esposito incontra Domenico Titomanlio, in arte Tito Manlio, un noto autore di testi musicali col quale Salve costruirà un fortunato sodalizio negli anni a venire. Proprio in quell’anno, infatti, i due artisti danno vita al loro primo successo musicale, dal titolo ‘Me so ‘mbriacato e sole’: la canzone, lanciata a Sorrento dal cantante Antonio Basurto, si afferma ben presto anche all’estero e diventerà uno dei capisaldi della carriera del Maestro.

Al 1950 risale invece la canzone ‘Anema e core’, uno dei brani più famosi e celebrati della coppia D’Esposito-Tito Manlio. Anche in questo caso si tratta subito di un grande successo, sia nazionale che internazionale: la melodia, battezzata dal celebre tenore Tito Schipa, verrà cantata da un gran numero d’artisti, tanto in Italia quanto all’estero.

Negli anni cinquanta la carriera di Salve s’avvalora di numerose collaborazioni. Nel 1951 compone ‘N’angelo e Trascuratella’, su versi del poeta Enzo Bonagura. Il 1952 è l’anno della canzone’ Tradimento’, composta da Salve e scritta dal regista Ettore Giannini. Del 1953 si ricorda ‘Casarella ‘e Pusitano’, su versi del giornalista e critico d’arte Piero Girace. Fra il 1954 e il 1955 collabora col paroliere Nisa alle canzoni ‘Campane napulitane’, ‘Ammore e sentimento’ e ‘Cuncè vendetta’. Agli stessi anni risalgono anche le collaborazioni con i poeti Pasquale Manzo, Carlo Da Vinci, Armando Ciervo e Riccardo Morbelli. Prosegue intanto il sodalizio con Tito Manlio, col quale Salve lavora a diversi brani: fra gli altri, si possono ricordare ‘Felicità, ‘Padrone d’ ‘o mare’ e ‘Musica ‘mpruvvisata’.

Fra i tanti capitoli della carriera del Maestro va menzionata l’amicizia con Óscar Wirth, proprietario del noto Hotel Hassler a Roma. Nell’albergo romano, in effetti, Salve trascorre buona parte dei suoi ultimi anni d’artista, componendo già nel 1963 una canzone dal titolo Hassler e dilettando amici e clienti dell’albergo con l’esecuzione di pregevoli melodie.

GiSpa