Tuffo fatale, 15enne confermata momentaneamente paraplegia

Il 15 enne si era tuffato si era ferito battendo la testa sugli scogli ed ha avuto anche una lesione midollare

 

Redazione – A Meta il ragazzino 15enne che si era tuffato nella zona della spiaggia cosiddetta del “Resegone”, battendo la testa sugli scogli ha riportato una brutta frattura alle vertebre c4 e c5 ed una lesione midollare.

Un epilogo che sembra non sembra lasciare dubbi alla gravità del trauma, infatti all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove il ragazzo è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza dopo le prime cure ricevute al nosocomio Santa Maria della Misericordia, la diagnosi dice questo.

Il ragazzino a chi lo aveva subito soccorso, per primi ai bagnini, poi ai bagnanti e sia al personale dell’ambulanza del 118, prontamente giunta sul posto, aveva raccontato di avere difficoltà a muovere entrambe le gambe ed un braccio. Così l’equipe del direttore dell’unità operativa complessa di Neurochirurgia, Pasquale De Marinis, dopo l’iter diagnostico, non ha potuto fare altro che confermare la paraplegia del ragazzo.

Dopo questa brutta sentenza, in molti sperano che un intervento chirurgico e ad una successiva riabilitazione, possa essere benefica per far riprendere la funzionalità degli arti, mentre i cittadini metesi hanno sin da subito espresso dolore e sgomento per quel che è successo, che li ha riportati con la memoria ad un simile tragico evento verificatosi qualche anno fa.

Dopo quel che è accaduto al ragazzino, si accende il dibattito sulla sicurezza delle spiagge, che aveva avuto il suo avvio dopo l’ordinanza del sindaco, Giuseppe Tito, che dal 4 luglio inibisce l’accesso alle spiagge della cittadina costiera ai non residenti, tranne dal giovedì alla domenica e con regolare abbonamento presso i lidi.

GiSpa