Uccisione Giuseppe, chiesto ergastolo anche alla madre

Lo ha detto il sostituto procuratore generale di Napoli Anna Grillo nel corso della sua requisitoria che oltre al carcere a vita per Toni Essobti Badre anche per Valentina Casa

Foto tratta da pupia.tv

Redazione – Sull’uccisione del piccolo Giuseppe è stato chiesto l’ergastolo anche alla madre.

Lo ha detto il sostituto procuratore generale di Napoli Anna Grillo nel corso della sua requisitoria che oltre al carcere a vita per Toni Essobti Badre anche per Valentina Casa, perché ha detto con forti parole che “si è toccato il fondo della crudeltà umana, anche gli animali hanno l’istinto di proteggere i propri cuccioli”.

Davanti ai giudici della Corte di Assise di Appello partenopea ha chiesto di confermare la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado non solo al patrigno ma anche alla sua compagna, ossia la madre di Giuseppe e delle due sorelline che furono oggetti delle percosse dell’uomo.

Ricordiamo che tutto accadde il 27 gennaio 2019 a Cardito, quando il piccolo, 7 anni, fu picchiato selvaggiamente da Tony Essobti Badre, perché come si dice avrebbe rotto il letto nuovo, poi fu soccorso soltanto parecchi minuti dopo, ma non spirò. Mentre la donna assistette quasi inerme a quello che stava accadendo al figlio nato dal precedente matrimonio. La donna venne ritenuta colpevole di gravi omissioni e fu condannata a sei anni dalla Corte di Assise. Nel corso della discussione, il sostituto procuratore generale ha ripercorso l’orribile vicenda che ha visto protagonista il piccolo Giuseppe e la sorellina, rispettivamente di 7 e 6 anni, picchiati selvaggiamente con un bastone da Toni, in preda agli effetti della marijuana.

GiSpa