Umberto De Gregorio: “Obbligo di indossare la mascherina FFP2 su bus e treni”

Il presidente dell’azienda che gestisce i trasporti su ferro e gomma, ritiene una misura giusta per combattere il covid ma forse iniqua sul piano sociale, andrebbero previste misure di sostegno per i meno abbienti

 

Redazione – Umberto De Gregorio dell’Eav spiega: “Obbligo di indossare la mascherina FFP2 su bus e treni”.

Il presidente dell’azienda che gestisce i trasporti su ferro e gomma in Campania, la ritiene una misura giusta per combattere il covid ma forse iniqua sul piano sociale, andrebbero previste misure di sostegno per i meno abbienti.

Queste le sue parole sull’obbligo di indossarle sui treni e nei bus: “Come noto è stata introdotto l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 su bus e treni del trasporto pubblico locale. Pertanto i nostri controlli a campione, in ingresso, sono oggi tesi a verificare sia il Green Pass che la mascherina FFP2, non consentendo l’ingresso in caso di mancanza di uno dei due elementi obbligatori per poter usufruire del trasporto pubblico locale. Abbiamo chiesto al Prefetto di Napoli di convocare tutte le aziende unitamente alle forze dell’Ordine per coordinare ed aggiornare le attività di controllo al fine di uniformare le attività”.

L’obbligatorietà di indossare la mascherina “determina spesso problemi di difficile gestione dell’ordine pubblico, anche perché, di fatto, l’obbligo della mascherina FFP2 determina un significativo aggravio economico (anche del 100 per cento) per gli utenti meno abbienti che frequentano i nostri mezzi di trasporto”.

È una misura “giusta per combattere il covid ma forse iniqua sul piano sociale, andrebbero previste misure di sostegno per i meno abbienti”.

La sua preoccupazione è quella “del calo di passeggeri che potrà determinare questa misura e del conseguente ulteriore calo dei ricavi da traffico. Siamo inoltre preoccupati sulle ripercussioni sul servizio: in caso di passeggero che sale sul treno senza mascherina, il capotreno sarà costretto a fermare il treno e chiamare le forze dell’ordine. Questo determinerà soppressioni e ritardi e problemi di ordine pubblico. Al momento in Eav  abbiamo soltanto 30 dipendenti tra positivi e quarantena, quindi meno dell’un per cento, una situazione positiva rispetto al dato nazionale”.

GiSpa