In un convegno la rivalutazione dei valloni

A villa Fondi si discuterà sulle potenzialità che essi racchiudono perché sono simbolo di storia e di fascino

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 Piano di Sorrento – I valloni erano nel tempo che fu anche dei collegamenti usati dagli antichi romani che poi affascinarono gli aristocratici impegnati nel Grand Tour ed oggi in un convegno a villa Fondi si parlerà della loro rivalutazione e potenzialità che possono offrire.

Nell’epoca antica, se non erriamo, furono dei collegamenti usati dai Romani ed anche lastricati, poi dopo tanti secoli questi canyon naturali creati dalla natura, dove vivono tante varietà di piante, furono oggetto a diventare una discarica a cielo aperto. Questo segnò il loro degrado, ma oggi, dopo che il sindaco Vincenzo Iaccarino con la sua amministrazione ha puntato i suoi riflettori su di essi, si vuole valorizzarli anche facendo dei percorsi naturalistici con delle escursioni.

Di essi si discuterà il 13 ottobre, nel corso del convegno organizzato dall’associazione Aria Nuova Piano di Sorrento, che è nata a marzo con l’intento esplicito di affrontare, risolvere e trasformare problematiche e necessità locali con il contributo di liberi cittadini ed il coinvolgimento di esperti.
Il presidente Michele Guglielmo darà il benvenuto agli studiosi e docenti: Annunziata Berrino, professore di Storia contemporanea del Dipartimento di studi umanistici; Antonino Testa, ricercatore di Patologia vegetale del Dipartimento di agraria; Piergiulio Cappelletti, professore di Georisorse minerarie e Applicazioni mineralogico-petrografiche per l’ambiente e i beni culturali presso il Dipartimento di scienze della terra, dell’ambiente e delle risorse. Saranno presenti il giornalista Carlo Franco e l’architetto Milena Parlato, specializzata nel restauro dei beni architettonici e del paesaggio. Le conclusioni saranno affidate a Giancarlo Spezie, oceanografo e professore emerito dell’Università “Parthenope”.

Questo convegno sarà il punto di partenza per analizzare il programma didattico triennale “Il vallone di Lavinola: un ambiente da scoprire e da recuperare”, ad esso hanno aderito quattro istituti scolastici della Costiera, su proposta dell’associazione Aria Nuova. Si punta ad ampliare la partecipazione degli studenti perché siano in prima linea per il risanamento dei canyon di tutta la Costiera.

 

GISPA