Con un giallo una serata condita con “Aglio olio e assassino”

Il libro uscito alla fine di maggio del comico-umorista e scrittore Pino Imperatore

 

Pino Imperatore

 Piano di Sorrento – Sarà una serata quella dell’8 giugno alla Libreria Mondadori, della presentazione del libro del comico-umorista e scrittore Pino Imperatore condita con “Aglio, olio e assassino” e tutti i contenuti del giallo.

Un giallo uscito alla fine di maggio e sarà un altro volume che avrà il successo che hanno avuto quelli precedenti, e la vicenda si svolge nella città di Napoli, ed in particolare nella zona ben conosciuta di Mergellina, che fa parte del quartiere Chiaia.

Le investigatrici Marilù Ruggiero e Tiziana Esposito dovranno indagare interrogando lo scrittore di adozione milanese, poiché per soli due anni circa è vissuto nella città meneghina, e poi la sua famiglia che vi era emigrata, è ritornata nel 1963 Mugnano di Napoli, per estrapolare da lui quali sono i contenuti che posso fare breccia tra il lettore. Che si deve inerpicare in un ispettore di polizia scapolo incallito, in un commissario con la faccia da duro e due maestri della cucina napoletana con la battuta sempre pronta: insomma la squadra investigativa più divertente del giallo italiano!

In questa zona che si trova vicino al mare ed il cui nome secondo alcuni deriva dal termine “mergoglino” (uccello acquatico); secondo altri invece dalla bellezza delle sue acque e cioè dal latino “mare ialinum”, che significa mare chiaro, trasparente; si svolge un giallo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca.

I due maestri della cucina napoletana: Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti ed aneddoti ancor più saporiti. L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra.

Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto. Ma nelle settimane che precedono il Natale, Napoli è scossa dall’omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall’assassino con aglio, olio e peperoncino. E su questo omicidio con questo macabro rito si dovrà fare chiarezza del perché di questo condimento, e l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello.

Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale di un Pino Imperatore che oltre diventare scrittore, dapprima collabora con vari giornali, e dopo la morte del padre avvenuta nel 1987, diventa giornalista pubblicista. Poi nel 1992 viene assunto al Comune di Napoli e rinsalda l’amicizia con Amato Lamberti, che era stato il suo docente di un corso di giornalismo, e poi si inerpica più in politica. La svolta comico-umoristica avviene tra la seconda metà degli anni ’90, quando frequenta assiduamente a Napoli gli ambienti del cabaret e del teatro comico e recita come attore amatoriale nel trio comico I Saltimbanchi, di cui è anche autore dei testi. Ed il 2001 quando partecipa con l’opera “In principio era il verbo, poi vennero il soggetto e il complemento” al premio Massimo Troisi, organizzato a San Giorgio a Cremano, cittadina natale dell’attore, regista e sceneggiatore scomparso nel 1994. Il testo si aggiudica il primo posto nella sezione ‘Migliore Scrittura Comica’ e viene pubblicato dall’editore Colonnese di Napoli. Da questo momento in poi orienterà tutta la sua produzione letteraria verso la narrazione comica e umoristica.

 

GISPA