Varato il divieto di balneazione al ‘Purgatorio’

Il sindaco Tito dopo i dati resi dall’Arpac subitaneamente ha pubblicato l’ordinanza

 

 Meta – Dopo i dati resi dall’Arpac, il sindaco Tito subitaneamente ha pubblicato l’ordinanza con cui ha emanato il divieto di balneazione nella zona del ‘Purgatorio’.

Nella giornata del 6 luglio ha messo in atto questa ordinanza, è la seconda in poco tempo per questa zona che è situata vicino al vallone di Lavinola, che ordina il non bagnarsi nel mare antistante essa.

Ad inizio di settimana, e precisamente nella giornata di martedì, l’Arpac aveva effettuato dei prelievi in diversi punti tra la spiaggia del ‘Purgatorio’ e la Marina di Meta, e l’esito era stato che i valori erano alterati ed in 3 siti avevano anche superato il limite previsto dalla normativa: la presenza di escherichia coli era in eccedenza in tre punti di prelievo, ma i dati erano preoccupanti anche in altri due campioni. Per gli enterococchi intestinali si evidenzia un solo sforamento.

Questo il risultato dopo che erano state effettuate le analisi in questa zona dove le forme batteriche presenti avevano dei valori superiori ai limiti (cosiddetto ‘punto studio’, ossia un’area considerata a rischio perché in prossimità si trova una potenziale fonte di inquinamento), e dove è stata riscontrata anche la presenza di chiazze di schiuma marrone e di rifiuti solidi in galleggiamento.

Così a tamburo battente il primo cittadino metese ha dovuto emettere quest’ordinanza che ordina “con decorrenza immediata, IL DIVIETO DI BALNEAZIONE, fino a nuova comunicazione, nella zona demaniale marittima avente il seguente Codice Identificativo Area Balneazione: IT015063046003, presso i seguenti punti di coordinate geografiche: LONGITUDINE Inizio 14,40648  Fine 14,40463 – LATITUDINE Inizio 40,64608 Fine 40,64346”.

Poi il Comando Polizia Municipale, in coordinamento con l’Ufficio Demanio, deve provvedere alla realizzazione e messa in opera dell’idonea segnaletica atta a delimitare le suddette zone.

Un provvedimento che sarà revocato quando ci sarà una nuova comunicazione da parte dell’Arpac.

 

GISPA