Venduta per 100 euro la donna stuprata al ristorante

Questa la verità che è uscita fuori dal racconto di un amico a cui la donna aveva rivelato l’accaduto

Sorrento – Nel ristorante dove è accaduto uno stupro su una donna drogata con la ‘droga da stupro’, ella fu venduta per 100 euro  e questa la verità che è uscita fuori dal racconto di un amico a cui la donna aveva rivelato tutto.

Infatti quando si incontrano la 22enne, racconta a questo suo amico di vecchia data quello che le è successo in quel ristorante nel centro storico di Sorrento, che poi lo rivelerà anche ai poliziotti durante il suo interrogatorio. Quella sera dell’ottobre del 2016 la giovane donna che si trovò nel locale di Mario, dove c’era anche Chiara,  che già facevano uso di cocaina, la accettò e dopo bevve del vino che le fu offerto, poi dopo il primo bicchiere doveva alzarsi per andare in bagno ma non ne ebbe la forza. Di quello che accadde dopo non ne sapeva nulla, ma l’amico le racconta dell’altro che ha saputo.

Ella non voleva fare sesso e così Chiara l’ha venduta per 100 euro, ed hanno sciolto la droga nel vino ed è stata violentata. La giovane che in primis aveva denunciato il fatto e poi aveva ritirato la denuncia per qualche probabile ritorsione, di tutto quello che le accaduto ai poliziotti lo narra con fatica, ricordando solo che quando si è svegliata ha vomitato e di essere completamente nuda sul bancone del ristorante, mentre i due si accusavano a vicenda dell’accaduto. Così quando è già mattina riesce ad andare a casa della madre e quando trova il suo amico, dopo  qualche mese, le racconta tutto e lui conferma che quel tipo usa questa ‘droga dello stupro’, ma non è finita qui, perché le dice che sono state scattate anche delle foto che lui ha visto sullo smartphone di Mario.

Quando la giovane 22enne ritirò la denuncia per paura di qualche ritorsione, ormai era troppo tardi perché la Procura di Torre Annunziata e la polizia di Sorrento avevano già avviato le indagini, ed ecco che poi sono giunti ai due. Che in base a questi agghiaccianti particolari, che per ora sono solo delle ipotesi, sono finiti in carcere per violenza sessuale e traffico di droga, su un’ordinanza emessa dal gip di Torre Annunziata. Ed assistiti dai loro avvocati hanno detto la loro versione al gip durante l’interrogatorio.