Venti di guerra, nel Canale di Sicilia navi russe baltiche

La crisi Russa-Ucraina sta per investire anche il Mar Mediterraneo, dove c’è anche la flotta della Nato che condurrà delle esercitazioni come le navi di Putin, che sono sotto osservazione continua

Redazione – Soffiano nel Mar Mediterraneo venti di guerra poiché le navi russe baltiche sono arrivate nel Canale di Sicilia.

La crisi Russa-Ucraina sta per investire anche il ‘Mare Nostrum’, dove c’è anche la flotta della Nato che condurrà delle esercitazioni come le navi di Putin, che sono sotto osservazione continua.

Nonostante le avverse condizioni meteo marine le navi partite dal Mar Baltico hanno attraversato i mari tempestosi dividendosi, ma puntando decisamente verso lo stretto di Gibilterra. La flotta russa baltica è composta da sei navi, costruite per portare direttamente sulla spiaggia carri armati e fanti: sono in grado di creare una testa di ponte con 60 tank e 1.500 marines. Probabilmente punteranno verso il Mar Nero, ossia verso l’Ucraina.

Intanto un satellite ha fotografato altri rinforzi, in arrivo dall’Oceano Pacifico: il potente incrociatore Varyag, accompagnato da una fregata e da un rifornitore. Puntano verso Suez per fare rotta sulle acque tra Siria e Cipro. Lì è previsto il punto di raduno di una grande flotta russa, come non si vedeva da decenni. Tra una settimana ci saranno la squadra da sbarco partita dal Baltico, quella in movimento dal Mar Rosso e le altre forze dislocate nel porto siriano di Tartous: un caccia, quattro fregate, tre sottomarini d’attacco.

Intanto le flotta russa che sta attraversando il Canale di Sicilia è sotto osservazione: un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato da Sigonella per avere un incontro ravvicinato. Un bimotore P72 della Aeronautica Militare ha ripetuto la stessa missione: il contatto ottico con i russi. Le navi russe sono partire alla metà di gennaio e mezzi occidentali le hanno monitorate: prima un incrociatore statunitense; francesi e britannici si sono alternati nella Manica; poi è entrato in scena un velivolo Orion portoghese; fregate spagnole e francesi all’ingresso del Mediterraneo. Adesso è la volta di un caccia tedesco, non lontano da Lampedusa.

Da parte della Nato si cerca di capire quali siano le prossime mosse della flotta russa baltica: avviarsi verso il Mar Nero oppure intrufolarsi nell’esercitazione Nato che si sta svolgendo a largo della Calabria.

Infatti nel Mar Ionio si svolgerà un’esercitazione da parte della Nato: ben tre portaerei – oltre alla Truman, la De Gaulle francese e la Cavour italiana – accompagnate da una dozzina di navi da guerra e da due sottomarini nucleari.

GiSpa