Vico Equense, chiusi al pubblico uffici comunali

Intensificati i controlli della polizia municipale

 

 Vico Equense – Al fine di porre in essere le idonee misure di contenimento del coronavirus evitando assembramenti di persone, il Comune di Vico Equense comunica che da oggi gli uffici comunali sono chiusi al pubblico, a eccezione di comprovate esigenze aventi carattere di urgenza, per le quali l’interessato può contattare telefonicamente o via mail l’Ufficio competente, utilizzando i recapiti presenti sul sito istituzionale dell’Ente, al fine di valutare eventuali modalità alternative di evasione della richiesta o concordare un appuntamento. “Allo stato – spiega il Sindaco Andrea Buonocore – non ci sono casi di contagio sul nostro territorio. Questo provvedimento ha solo lo scopo di attivare le misure minime preventive e precauzionali al fine di prevenire eventuali contagi.” Sul territorio di Vico Equense sono sospese anche le promesse di matrimonio, i matrimoni civili e le unioni civili, fatto salvo il completamento dei procedimenti in corso relativi alle pubblicazioni di matrimonio, che potranno, in via eccezionale, essere completate in orari che dovranno essere concordati con l’Ufficio competente, previo appuntamento telefonico al numero 081/8019321 – 081/8019320 o via mail demografici@comunevicoequense.it, o via pec protocollo@pec.comunevicoequense.it; Per le dichiarazioni di nascita e morte, e stato civile telefonare ai numeri 081/8019321 – 081/8019320, o mail demografici@comunevicoequense.it, o via pec protocollo@pec.comunevicoequense.it; Per il servizio elettorale 081/8019324 o via mail demografici@comunevicoequense.it, o via pec protocollo@pec.comunevicoequense.it. Per il rilascio di carte d’identità le richieste dovranno essere limitate a quelle urgenti e il servizio verrà svolto esclusivamente previo appuntamento telefonico ai numeri 081/8019320 – 081/8019322 – 081/8019323 – 081/8019324 o via mail demografici@comunevicoequense.it, o via pec protocollo@pec.comunevicoequense.it. Chiusi al pubblico il centro di raccolta comunale di via Raspolo a Massaquano e l’estensione ai circoli privati ed alle libere associazioni di quanto stabilito nell’allegato 1 al DPCM
del 8 Marzo 2020, lett- d). La sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato aperto al pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo. L’apertura delle attività commerciali alimentari e non alimentari, e delle farmacie, sia condizionata all’adozione, da parte del titolare dell’attività, di misure igienico-sanitarie ed organizzative tali da consentire un accesso ai luoghi aperti al pubblico con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori. E’ fatto carico al titolare dell’attività il rispetto di quanto stabilito dal presente punto e dalla normativa nazionale. E’ fatto obbligo ai gestori delle strutture ricettive del territorio, qualora ospitino persone provenienti dalle aree di cui all’art. 1, comma 1 del DPCM del 08/03/2020, di comunicare la loro presenza all’Autorità Comunale o all’ASL territorialmente competente. Sono consentite le attività di allenamento presso il Campo Sportivo di Via Raspolo, esclusivamente in assenza di pubblico. La sospensione delle cerimonie civili e religiose, ivi compresi i riti funebri, le cui modalità di svolgimento devono rispettare le linee guida indicate dalla Conferenza Episcopale Italiana e in tutti i casi è vietata la formazione di assembramenti, in particolare nei luoghi chiusi. La Polizia Locale, intanto, ha intensificato i controlli di competenza ai fini del rispetto di quanto specificamente previsto dalle norme emanate dal Governo Italiano e dalle ordinanze del Presidente della Regione Campania e dalle ordinanze sindacali in vigore. Che le violazioni al DPCM 8 marzo 2020 e della presente ordinanza comportano la sanzione di cui all’art. 650 Codice penale, ovvero: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. Si precisa, in fine, che tale ordinanza ha scopi puramente precauzionali e si invita, quindi, la cittadinanza a evitare inutili allarmismi e continuare a seguire le indicazioni in materia di igiene del Ministero della Salute. In più il sindaco ribadisce che tutti i cittadini che stanno rientrando nella nostra Città, provenienti dal Nord, devono darne comunicazione al Comune e al proprio medico curante. Devono osservare una quarantena volontaria di 14 giorni. Devono evitare spostamenti e viaggi. Devono rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. Solo in caso di comparsa di sintomi occorre avvertire il proprio medico o l’operatore di sanità pubblica.