Vico Equense, piazza, intitolata a Giancarlo Siani

La cerimonia si è svolta nella mattinata del 21 settembre alla presenza anche del ministro Fico

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La Citroën Méhari, foto tratta dal diario di Facebook di Città di Vico Equense

Vico Equense – In quella piazza dove soleva sostare dolcemente con la sua fidanzata gli è stata intitolata a suo nome: piazza Giancarlo Siani, e la cerimonia si è svolta nella mattinata del 21 settembre alla presenza anche del ministro Fico.

Il sindaco Andrea Buonocore a fare gli onori di casa alle varie autorità tra cui il suddetto ministro Roberto Fico, il fratello di Siani, l’onorevole Paolo, presente anche il vice questore della Polizia di Stato di Sorrento, Donatella Grassi ed in rappresentanza della Capitaneria di porto, il capo del Compartimento marittimo e comandante del porto di Castellammare di Stabia, capitano di fregata Ivan Savarese.

Alla cerimonia vi hanno partecipato molti cittadini soprattutto giovani, per i quali il cronista ammazzato dalla camorra rappresenta, tutt’oggi, un forte simbolo di verità e giustizia, quale testimonianza di impegno e lotta contro la criminalità, unici strumenti per costruire una società migliore. Infatti allora era un giovane cronista che scriveva per il quotidiano Il Mattino, dove nella stessa giornata il suddetto ministro ha intitolato la nuova sede della redazione al Centro Direzionale e poi è venuto in costiera, ed il 23 settembre del 1985 fu assassinato dalla camorra.

Ed appunto contro la criminalità organizzata, la camorra, si è rivolto il ministro dicendo che fino ad oggi essa non è stata sconfitta ma bisogna darsi un tempo massimo per sconfiggerla definitivamente. Mentre il fratello del cronista ucciso sottolinea che la città di Vico ha fatto una scelta importante dedicando uno spazio a Giancarlo e questo significa che punta sulla legalità.

Questa cerimonia è il culmine degli altri eventi che si sono svolti nei giorni addietro per commemorare questo cronista, e nella cittadina costiera stata anche portata e molto vista da tanti, l’auto sulla quale lui soleva andare in giro per raccogliere le sue notizie, la verde Citroën Méhari.