Vico Equense, tenta corrompere agenti PL: arrestato

Un 35enne di Pomigliano d’Arco, volendosi sottrarre alle conseguenze dei controlli estrae dalla tasca la somma di 150 euro poggiandola sul blocchetto dei verbali “per togliere tutto di mezzo”.

 

Vico Equense – Cerca di corrompere gli agenti della polizia locale è viene arrestato.

Un 35enne di Pomigliano d’Arco, volendosi sottrarre alle conseguenze dei controlli estrae dalla tasca la somma di 150 euro, poggiandola sul blocchetto dei verbali “per togliere tutto di mezzo”.

Nella giornata di domenica 13 giugno, una pattuglia della polizia locale di Vico Equense, nel corso di controlli coordinati sul territorio, finalizzati alla prevenzione ed al contrasto delle attività illecite, ha fermato una Toyota Yaris con a bordo una coppia. Quando è stato chiesto di esibire i documenti, il conducente riferiva di esserne sprovvisto, e pertanto, come da prassi, sono stati fatti dei controlli.

L’uomo ha fornito un nome e cognome che sono stati oggetti di un’ulteriore verifica alle banche dati dalla centrale operativa, perché l’atteggiamento del 35enne, che era alla guida dell’auto, ha insospettito gli agenti della polizia locale.

Dai dati è risultato che l’autovettura era non solo sprovvista di copertura assicurativa, ma anche già sottoposta a sequestro amministrativo per la stessa violazione.

I caschi bianchi coordinati dal maggiore Ferdinando De Martino hanno iniziato a redigere i verbali di contestazione, ma a questo punto il pomiglianese ha messo le mani in tasca ed ha cacciato 150 euro poggiandoli sul blocchetto dei verbali “per togliere tutto di mezzo”.

Subito è stato fermato anche con l’ausilio immediato di una pattuglia della locale stazione dei carabinieri, diretti dal maresciallo maggiore Giuseppe Giudice e coordinati dal capitano della compagnia di Sorrento Ivan Iannucci, è stato dapprima portato presso la caserma, dove è stato identificato e successivamente negli uffici della polizia locale.

Di quanto accaduto è stato informato il magistrato di turno, che subito ha disposto l’arresto ai domiciliari nei confronti del 35enne per aver fornito false generalità e per l’istigazione alla corruzione, in attesa del rito direttissimo, che è stato celebrato nella mattina del 14 giugno presso il Tribunale di Torre Annunziata. D.M.A. è stato condannato dal giudice ad un anno e dieci mesi, con sospensione della pena.

È stata confiscata la somma della tentata corruzione, mentre la ragazza che era con lui è stata denunciata piede libero per favoreggiamento.

GiSpa