Il video “Facite ammuina” per svegliare la coscienza sociale

Nasce da Castellammare di Stabia ed è un inno per incitar le persone a partecipare attivamente alla vita politica

Castellammare di Stabia – Un grido di ribellione. Una sorta di inno per incitar le persone non tanto a far chiasso ma a muoversi in modo da partecipare attivamente alla vita politica con l’unica finalità del bene comune. Questa l’idea di un gruppo di amici e creativi che in un brano che uscirà il 27 luglio su YouTube con un video girato nel centro antico di Castellammare, ha trasformato il falso regolamento della Real Marina delle Due Sicilie del 1841( che probabilmente era uno scherzo fra cadetti del collegio militare di Pizzofalcone) in un canto a più voci.

All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso: chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”.

Che tradotto in italiano, diventa: All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa e quelli a poppa vadano a prua; quelli a dritta vadano a sinistra e quelli a sinistra vadano a dritta; tutti quelli sottocoperta salgano sul ponte, e quelli sul ponte scendano sottocoperta, passando tutti per lo stesso boccaporto; chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là. Queste le parole del testo scritto da Pasquale Iezza, Anna Di Capua e Gino Circiello. E cantato da Gino Circiello, Anna Di Capua, Antonio D’Aniello, Debora Adrianopoli e Imma D’Orsi. Noi abbiamo interpretato questo canto-scrivono i creativi- come un perfetto quadro della politica mondiale che sembra barcamenarsi avanti e indietro, a destra e sinistra, senza una precisa visione e una meta prestabilita. Ma non è possibile navigar a vista lasciando fuori dall’imbarcazione gli interessi più fragili e lanciando in acqua le persone più sfortunate. Serve una ribellione delle coscienze, perciò Facite ammuina è il nostro inno.