Vincenzo De Luca: “Campania difeso unità nazionale” (Video)

Bisogna “essere responsabili ed usciremo dalla pandemia”

 

 Campania – Il governatore Vincenzo De Luca non ci sta a passare per chi non ha firmato l’intesa Stato-Regioni e replica: “La Campania difeso unità nazionale”.

Oltre ai tre contenziosi che la Regione ha nei confronti del Governo: le misure di ristoro economico prese dal governo per le zone rosse che taglierebbero fuori quelle campane, i 240mln di risorse ed il decreto di rilancio con i 3 e più miliardi che sono per la Sanità che ora potrebbe essere l’occasione di riequilibrare il riparto delle risorse, ha ammonito sul fatto della movida che anche in questo momento dalla fase 2 che bisogna “essere responsabili ed usciremo dalla pandemia”.

Nella diretta video di Facebook mette i puntini sugli i sul fatto che non è stato firmato l’intesa Stato-Regioni: “La Campania ha difeso l’unità nazionale ed è stata coerente. Non c’era nulla da firmare, la Campania ha posto due problemi: uno piccolo relativo all’apertura del lunedì ed uno grande relativo al ruolo tra Regioni e Stato. Nella comunicazione pubblica è stata capovolta la realtà. La Regione Campania ha difeso l’unitarietà dello stato italiano contro la tendenza alla frantumazione in venti regioni staterelli. Dovevamo decidere una settimana fa, in vista dell’apertura del 18, quale istituzione dovesse accertare lo stato dell’epidemia, se dovessero farlo venti regioni o lo stato, cioè il ministero della Salute. La Campania ha sostenuto che dovesse essere il ministero della Salute. Questo è stato il motivo del dissenso. La Campania ha difeso il ruolo del ministero e dello Stato centrale e il Governo ha delegato invece le regioni a decidere quale fosse lo stato dell’epidemia, paradossale e incredibile ma è così”.

Sempre sulle aperture che dovevano avvenire il 18 maggio parla di coerenza “perchè quando anni fa si parlò di autonomia differenziata la Campania ha detto che in due campi bisogna mantenere l’unità nazionale e cioè il sistema sanitario nazionale e quello scolastico c’era poi un’altra questione di dissenso. Avevamo chiesto in vista dell’apertura del 18 le linee guida entro mercoledì-giovedì in modo da venire incontro agli operatori. Le linee guida sono arrivate domenica sera, non ci sembrava responsabile aprire tutto il 18”.

E chiaro e fermo quando parla dei tre contenziosi che ha la Campania nei confronti del Governo: “Il governo ha deciso di prendere delle misure per le zone rosse decise dal governo, non dalle Regioni. Questo taglierebbe fuori alcune zone rosse che hanno pagato un prezzo, in Campania Ariano Irpino e l’area del Vallo di Diano. Abbiamo detto al governo che questo orientamento è totalmente sbagliato e dev’essere cambiato”. “Le misure di ristoro economico – ha sottolineato De Luca – devono riguardare non solo Bergamo, Brescia, Lodi e quant’altro, ma anche le zone rosse che abbiamo deciso di aprire qui in Campania come in altre regioni d’Italia. Aspettiamo risposte dal governo”.

Sui 240mln che il Governo ha bloccati è schematico e deciso: “Noi lo dobbiamo avare dal Ministero dell’Economia perché sono stati incamerati illegittimamente moliti anni fa, stiamo ancora aspettando che qualcuno sblocchi questi fondi. Consideriamo irresponsabile tenerli bloccati con questi chiari di luna”.

Ed infine il terzo contenzioso è sul decreto di rilancio con i 3 e più miliardi che sono per la Sanità che ora potrebbe essere l’occasione di riequilibrare il riparto delle risorse.

Andando al fatto che in questi giorni si sono visti più assembramenti al Nord che al Sud, dice. “In queste settimane è sembrato capovolgersi il ruolo tra Regioni del Sud e del Nord: è sembrato per qualche verso che i comportamenti più rigorosi venissero dal Sud e qualche elemento di ammuina venisse dal Nord. È un altro degli elementi di novità che abbiamo registrato in questa crisi”.

Qui entriamo sulla questione movida che si è vita dopo l’apertura del lockdown e si rivolge al ministero dell’Interno al quale chiede di “dare direttive rigorose per il controllo dell’uso delle mascherine e assembramenti notturno e che sia pubblicata ogni giorno la lista delle ammende fatte a chi non indossava le mascherine”. Poi “ho saputo di un intervento della Gdf sul Lungomare di Napoli, vorrei chiedere un impegno massiccio delle forze dell’ordine se tutti giriamo la testa dal’altra parte, questo Paese prima o poi tornerà nel disastro dell’epidemia”.

Qui lancia una campagna cafoneria zero: “Cogliamo l’occasione per umanizzare i momenti di incontro affinché non ci si rincretinisca con alcol e droghe. Approfittiamo per fare una campagna cafoni zero, no boor”. “Teniamo bloccata la movida con la chiusura dei baretti alle ore 23 – ha detto in diretta Facebook – nessuno può immaginare che tornare alla normalità sia tornare a fare quello che si faceva prima, dobbiamo avere il coraggio di dirlo ai giovani. C’è una crescente massificazione alienante anche per il divertimento». De Luca si scaglia contro l’uso di alcol e pasticche, «approfittiamo per annullare queste abitudini a rincretinirsi”.

Chiude la sua diretta sul social dicendo: “Credo che in questa settimana, tra oggi e domani, prenderemo altre decisioni che riguardano le piscine e le palestre, B&b. Vorremmo partire già dal 25 maggio con i B&B e le attività degli alberghi, con i centri termali”.

Ed ha annunciato: “Apriremo gli zoo, in Campania ne abbiamo due e apriremo per l’attività da diporto e per la possibilità di andare in barca per i residenti campani, quindi daremo questa possibilità anche per le isole e autorizzeremo anche gli stabilimenti balneari, credo già da questa settimana”.

Video tratto dal diario di Facebook di Vincenzo De Luca, su:

https://www.facebook.com/vincenzodeluca.it/videos/241102003818970/?epa=SEARCH_BOX

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GiSpa