Vincenzo Salemme il 25 agosto a villa Fiorentino

Inizia il suo tour il16 agosto a Gaeta e lo termina il 3 settembre a Caserta

 

 Redazione – Vincenzo Salemme inizia il suo tour il 16 agosto a Gaeta e comprende anche la tappa sorrentina di villa Fiorentino il 25.

Dalla sua penna è nato l’ultimo libro “Napoletano? E famme ‘na pizza”, che è uscito a marzo per Baldini&Castoldi, dal quale si è sviluppato uno spettacolo teatrale omonimo, prodotto da Valeria Esposito per Chi è di scena! s.r.l., che andrà in scena a partire dal 16 agosto nella cittadina laziale.

Come detto il suo tour partirà dal basso Lazio all’Arena Virgilio, per poi approdare il 20 a Maiori (Porto); il 21, Agropoli, Sa (Teatro Sotto Le Stelle E. De Filippo); il 24, Benevento (Piazza Cardinale Pacca); il 25, Sorrento (Villa Fiorentino); il 26, Salerno (Arena del Mare); il 28, Candela, Fg (Anfiteatro); il 29, Avella, Av (Anfiteatro); il 30, Ostia Antica (Anfiteatro Romano). Settembre 2020: il 3, Caserta Belvedere di San Leucio.

Dici Vincenzo Salemme, dici Napoli. Infatti non c’è sua opera, sia essa teatrale o cinematografica, e recentemente anche narrativa, che non ci cali nell’atmosfera del Golfo e, soprattutto, che non ce ne trasmetta i colori vividi, la filosofia, il modo di intendere la vita. A volte però essere napoletani è difficile: bisogna farsi piacere il caffè bollente, mangiare il ragù la domenica e il capitone a Natale, saper raccontare barzellette, suonare il mandolino e cantare perfettamente intonati i grandi classici della canzone partenopea, amare la pizza sopra ogni cosa, saper nuotare e fare il bagno in ogni stagione dell’anno… Ma come mai, si è chiesto Vincenzo, tutte queste pretese le subisce soltanto chi è napoletano mentre chi nasce da un’altra parte è in fin dei conti più libero di essere e fare quel che gli pare? È da una domanda come questa che nasce il suo nuovo libro, una confessione sincera ed esilarante che ci mostra un altro volto di Napoli e dei suoi abitanti. Attraverso un viaggio negli stereotipi e nei luoghi comuni più duri a morire, Salemme ci racconta quanta “fatica” comporta essere sempre all’altezza delle aspettative e quanto è liberatorio, invece, rompere ogni tanto gli schemi, per essere soltanto se stessi. In parte autobiografia ironica e venata da un pizzico di appocundria, in parte passeggiata entusiasmante e tutta da gustare all’ombra del Vesuvio, questo libro è un ritratto che conquisterà napoletani e non. Perché, in fondo, un po’ di Napoli è dentro ognuno di noi…
Ci sono momenti in cui ognuno di noi deve dare quel che può ed è così che dopo lo stop a tutte le attività in ottemperanza delle misure di sicurezza emanate dal Governo per frenare l’avanza del Covid-19, ora Salemme passa ai fatti. Il tour “Napoletano? E famme ‘na pizza” è un primo passo per rispondere, o per cercare di farlo, alla grande crisi determinata dall’emergenza coronavirus.

La sua formazione teatrale sia ridotta, con lui ci saranno Antonio Guerriero, Vincenzo Borrino e Mirea Flavia Stellato.

GiSpa