Vulcano Canarie, verso mar Tirreno nube di anidride solforosa

Sorvegliate speciali sono in particolare la Sardegna e la Sicilia dove essa transiterà a maggiore concentrazione, mentre la costa tirrenica di altre regioni del centro sud saranno solo sfiorate

Foto tratta da ilmessaggero.it

Redazione – La nube di anidride solforosa del vulcano delle Canarie cammina verso il mar Tirreno.
Sorvegliate speciali sono in particolare la Sardegna e la Sicilia dove essa transiterà a maggiore concentrazione, mentre la costa tirrenica di altre regioni del centro sud saranno solo sfiorate.
Il Cumbre Vieja dopo un breve stasi ha ripreso la sua eruzione e la nube partita attorno al 20 settembre ha percorso più lentamente del previsto i 3mila chilometri che dividono l’Italia dall’arcipelago spagnolo delle Canarie. Essa formata da polveri e gas con sostanze potenzialmente pericolose, tra le quali il biossido di zolfo, l’altro nome dell’anidride solforosa, sta attraversando ad alta quota il Mediterraneo.
Come è stato ripreso dalle immagini dei due satelliti Sentinel-2 della costellazione Copernicus, si prevede che nei prossimi due giorni la nube sorvolerà la Sardegna e raggiungerà anche la Sicilia per poi allontanarsi.
Intanto Alessandro Serci, dell’Arpa Sardegna, spiega che si sta verificando la situazione dalle loro 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio ambientale da quando il fenomeno è iniziato, ed ora la situazione attualmente è sotto controllo, entro i 3 microgrammi per metro cubo di biossido di zolfo. Non ha piovuto e non ci sono state ricadute.
Fortunosamente le simulazioni effettuate dagli uffici competenti indicano che l’inquinante è stazionario a 5mila metri di altezza. E non ci sono fenomeni meteo che comportano la ricaduta di questo inquinante verso il territorio sardo. Era stato previsto che tra sabato e domenica scorsi era stato pronosticato il dato maggiore, ma non c’è stato alcun sforamento dei limiti della qualità dell’aria.
Dalle Canarie la nube di anidride solforosa è volata verso, il Nord Africa e la Spagna, le isole Baleari, Ceuta e Melilla, con questo Sardegna, Sicilia e la costa centro-meridionale del Tirreno restano quindi a tiro.
Secondi i dati raccolti dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e dell’Agenzia europea dell’ambiente, le nubi di anidride solforosa in movimento verso Spagna, Francia e Italia non rappresentano un problema per la salute.
Non si sa per quanto tempo possa eruttare il Cumbre Vieja, sembra al momenti attenuatasi ma potrebbe riprendere e durare tra i 24 e gli 84 giorni. Lo ha reso noto l’Istituto di vulcanologia delle isole Canarie (Involcan), stimando una media di 55 giorni analizzando le precedenti eruzioni.
Nel 1971 lo stesso vulcano eruttò per 24 giorni, nel 1949 per 47 e nel 1712 per 56 giorni.