Circum, mattina di passione: convoglio fermo per assembramenti

Il gestore della stazione di Sant’Anastasia parlando ad Anterpima24.it spiega che tutto è iniziato dentro un vagone da una signora

Foto tratta da Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti

 

Redazione – È stata una mattina del 7 settembre di passione per molti viaggiatori sul treno diretto a Sarno perché è stato fermato per assembramenti nella stazione Circumvesuviana di Sant’Anastasia.

Il gestore della stazione anastasiana, Luigi Parella, parlando ad Anterpima24.it spiega che tutto è iniziato a dentro un vagone da una signora, perché “si è alterata col capotreno lamentandosi delle troppe persone presenti sul convoglio”. La signora, inoltre, ha chiesto al conducente di poter occupare i posti della prima carrozza in quanto liberi.

Lo stesso gestore spiega che “quei posti sono riservati al personale ferroviario e, in merito alle nuove disposizioni anti Covid, non possono essere occupati”.

Tempestivo è stato allora l’intervento del capotreno che, informato degli assembramenti, ha allertato i carabinieri.

I militari dell’Arma arrivati nella stazione dell’Eav, dove era fermo il convoglio, hanno iniziato a controllare se tutti avevano il titolo di viaggio, ma molti di essi ne erano però sprovvisti, così è partita la corsa verso la biglietteria.

Qui inizia il disguido perché si recano alla biglietteria che risultava chiusa, ma come ha replicato l’Eav, era aperta: ”Falso che la biglietteria era chiusa” e “chi non aveva il biglietto ha poi fatto il biglietto e preso il treno successivo e quindi è rimasto punito”. Ma il gestore racconta cosa è successo: “Ho spiegato ai passeggeri, senza biglietto, che bisognava aspettare il prossimo treno, così da non creare nuovamente assembramenti sul mezzo, motivo per cui era stato fermato in precedenza, ma in molti sono tornati nuovamente sul convoglio. Così si è perso ancora più tempo tra il disagio generale”.

Dopo che sulla pagina di Facebook di “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti”, avevano affermato che “i carabinieri decidono di fare un controllo a tappeto dei biglietti; a quel punto scatta il panico, c’è un fuggi fuggi con parte dei passeggeri che scende terrorizzata dal treno recandosi alla biglietteria per fare il biglietto, ma – colpo di scena – la biglietteria è chiusa”, subito c’è stata la replica dell’Eav.

L’ente che gestisce l’ex Circumvesuviana risponde così: “Falso che la biglietteria era chiusa. Vero che, come da normativa nazionale, in ipotesi di assembramenti eccessivi, il capotreno ha richiesto intervento delle forze dell’ordine.
Vero che il capotreno, correttamente, ha controllato, con l’ausilio dei carabinieri, chi non avesse il biglietto facendolo scendere dal treno.
Nulla di incredibile. Tutto regolare. Chi non aveva il biglietto ha poi fatto il biglietto e preso il treno successivo e quindi è rimasto punito. Bene cosi. Non ci sono scuse per chi non fa il biglietto. Ed il biglietto si può sempre fare, con il telefonino, anche last minute, con GOEAV”.

Dopo che tutto si è risolto il treno è ripartito dopo circa un’ora.

GiSpa