Israele, esercito è dentro Gaza City. Netanyahu: “Siamo al culmine della battaglia”

Le truppe di Tel Aviv nel cuore del nord della Striscia: “Combattimenti ravvicinati e impegnativi”

(Fonte adnkronos.com – Redazione Adnkronos)

La guerra tra Israele e Hamas entra nel momento più cruciale. Le truppe di Tel Aviv sono all’interno di Gaza City e la città è circondata da più direzioni. “Siamo al culmine della battaglia. Abbiamo ottenuto successi impressionanti e abbiamo superato la periferia di Gaza City. Stiamo avanzando”, ha annunciato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, citato dai media locali. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno subito ”perdite dolorose avvicinandosi alla periferia di Gaza City”, ma sono intenzionate ad ”andare avanti fino alla vittoria”, ha dichiarato ancora, sottolineando che “nulla ci fermerà” perché “siamo determinati a raggiungere gli obiettivi di questa guerra”.

Poco prima il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, aveva precisato che si è entrati “in un’altra fase significativa della guerra”, con le forze dello Stato ebraico che “sono nel cuore del nord di Gaza, operano a Gaza City e la circondano”. “Le forze stanno combattendo in un’area urbana molto popolata e complessa, che richiede un combattimento professionale e coraggio”, ha affermato Halevi, secondo cui le truppe israeliane sono impegnate in combattimenti ravvicinati e la loro azione risulta “molto efficace” grazie all’aiuto dell’intelligence e della copertura aerea e dal mare.

Halevi ha ammesso che questa guerra avrà “un prezzo doloroso e difficile”, con 18 soldati uccisi dall’inizio dell’operazione di terra, ma ha ricordato che l’esercito ha l'”obbligo” di riportare a casa tutti gli ostaggi tenuti da Hamas e da altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza.

Secondo quanto riporta ‘Ha’aretz’, le forze di difesa israeliane stanno operando con meno della metà della potenza area di cui dispongono nella Striscia di Gaza e sono pronte a colpire altri fronti se questo fosse necessario.

Dall’inizio della guerra, l’esercito israeliano ha attaccato oltre 12mila obiettivi nella Striscia di Gaza, compresi depositi di armi, edifici dove risiedono esponenti di spicco di Hamas, arsenali di razzi. Il portavoce dell’esercito, Daniel Hagari, ha fornito l’aggiornamento in un messaggio postato oggi su X. Ieri aveva parlato di circa 11mila obiettivi colpiti.

Wagner potrebbe fornire sistema antiaereo a Hezbollah

Il gruppo paramilitare Wagner potrebbe fornire un sistema antiaereo a Hezbollah. E’ quanto ritengono funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, secondo i quali la Wagner – che ha avuto un ruolo chiave nella guerra russa in Ucraina e ha organizzato un’insurrezione senza successo contro Vladimir Putin – è in trattative per fornire un sistema Sa-22, che utilizza missili e armi di difesa per intercettare gli aerei. Uomini della Wagner si trovano già in Siria, sostiene il quotidiano, aggiungendo che il sistema non è stato consegnato, sebbene la potenziale consegna sia motivo di grande preoccupazione.

Nel 2015, il primo ministro Benjamin Netanyahu affermò che Hezbollah era già in possesso del sistema, denunciando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite che il sistema era stato contrabbandato dall’Iran in Libano attraverso la Siria.

(Fonte adnkronos.com – Redazione Adnkronos)