Il mare tempestoso quarant’anni fa inghiottiva il ‘Marina d’Aequa’

Una tragedia che resterà viva sia nei familiari dei marittimi che perirono in quel tragico 29 dicembre 1981 che nella gente di mare che ha avuto lo stesso epilogo

Foto tratta dal diario di Facebook di Naufragio “Marina di Equa”- Per non dimenticare

Sant’Agnello – Quarant’anni fa il mare tempestoso inghiottiva il ‘Marina d’Aequa’ ed il luttuoso evento sarà ricordato con una messa in suffragio nella chiesa di San Giuseppe.

Una tragedia che resterà viva sia nei familiari dei marittimi che perirono in quel tragico 29 dicembre 1981che nella gente di mare che ha avuto lo stesso epilogo.

La nave dell’Italmare alle ore 17.55 del 29 dicembre del 1981, in meno di un minuto, fu trascinata in fondo al mare, 30 le vittime, le cui salme non sono state mai ritrovate.

Nel golfo di Guascgna, tra Francia e Spagna, una delle zone di mare dove quando una tempesta fa la sua azione, a volte, non lascia scampo a nessuno, è così quel famigerato giorno di fine d’anno di 40 anni fa toccò a chi non fece più ritorno.

Sulla motonave della società Italmare di Piano di Sorrento, erano imbarcati 30 marittimi, provenienti dalla costiera sorrentina, Torre del Greco, Procida ed il Cile, che erano partiti da Torre del Greco il 24 dicembre per fare rotta verso Anversa da dove poi era ripartita con il suo carico per portarlo in America, ma fu avvolta da onde che erano alte circa dieci metri ed una di queste causò una falla nella stiva.

Tramite telefono fu lanciato un SOS che fu raccolto dalle guardie costiere sia inglesi che francesi, il disperato messaggio diceva: “Falla nella stiva numero uno, imbrachiamo acqua. Rischiamo di affondare”. Partirono i soccorsi ma il mare in tempesta non faceva avvicinare nessuna nave soccorritrice, mentre gli elicotteri dall’alto poterono solo fotografare quello che stava avvenendo sotto i loro occhi, e nessuno non poteva intervenire. Non ci fu verso e perirono tra le tempestose onde 30 marittimi: 11 da Meta, 7 da Piano, 2 da Massa Lubrense ed 1 Sorrento, 5 da Torre del Greco e 3 da Procida, più un cileno.

Questi i fatti dell’epoca, ed oggi a 40 anni di distanza saranno ricordati mercoledì 29 dicembre alle ore 18.00 nella chiesa di San Giuseppe a Sant’Agnello in una funzione liturgica, presieduta dall’Arcivescovo diocesano monsignor Francesco Alfano.

Alla cerimonia che è stata organizzata dalla Confraternita del Sacro Cuore di Maria e di San Giuseppe (detta dei Giuseppini) saranno presenti varie autorità civili, militari e le associazioni dei capitani e marittimi della penisola sorrentina e l’Istituto nautico Nino Bixio.

Dopo la cerimonia religiosa ci sarà quella alla quale vi parteciperanno tutti per deporre una corona d’alloro alla lapide commemorativa.

Inoltre saranno commemorati anche i marittimi del Tito Campanella, periti nello stesso mare del golfo di Guascogna il 14 gennaio del 1984, tra di loro c’era anche la moglie del comandante. Una funzione liturgica che vuole anche ricordare tutte la vittime che il mare che inghiottito.

GiSpa