Salvato al Gaslini bambino inglese di 6 mesi cardiopatico

In Gran Bretagna i medici lo avevano giudicato non operabile, ma i genitori non si sono arresi e si sono rivolti all’ospedale Gaslini di Genova, dove il neonato è stato operato il 17 luglio dal cardiochirurgo Guido Michielon, oggi è fuori pericolo

Redazione – Salvato al Gaslini bambino inglese di 6 mesi cardiopatico.

In Gran Bretagna i medici lo avevano giudicato non operabile, ma i genitori non si sono arresi e si sono rivolti all’ospedale Gaslini di Genova, dove il neonato è stato operato il 17 luglio dal cardiochirurgo Guido Michielon, oggi è fuori pericolo.

La grave cardiopatia era stata diagnosticata al piccolo subito dopo la nascita in Inghilterra. Si trattava di un difetto congenito, che difficilmente gli avrebbe permesso di sopravvivere. Perciò i chirurghi di oltremanica lo avevano giudicato inoperabile, così il padre e la madre, pur di salvare la loro piccola creatura non ci hanno pensato su due volte e da Londra arrivano a Genova.

Sul piccolo paziente il cardiochirurgo Guido Michielon spiega che ha dovuto effettuare due interventi: “Per il piccolo ho eseguito due interventi combinati in un’unica, ad alta complessità, una procedura che ho appreso durante il mio training negli Usa dal professor Norwood, il luminare che l’ha ideata e realizzata per la prima volta”.

Lo stesso cardiochirurgo Michielon ha effettuato un altro intervento di grande complessità il 26 luglio su un ragazzo di 23 anni, con vizio congenito della valvola aortica, associato a dilatazione dell’aorta ascendente e della radice aortica.

È il primo intervento chiamato ‘Ross-PEARs’ in Italia. Ed in un comunicato il Gaslini afferma: “Questa procedura prevede che all’intervento di Ross, che consiste nell’autotrapianto della radice polmonare in sede aortica, sia abbinato il posizionamento di un supporto personalizzato esterno in polietilene creato su ricostruzione 3D da angio-TAC della radice polmonare del paziente (PEARs, Personalised External Aortic Root support). Questo supporto esterno non è un dispositivo industriale prodotto in larga scala, ma viene costruito ad hoc in laboratorio, riproducendo esattamente la morfologia e la struttura dalla radice polmonare del paziente”.

Ed ancora spiega Michielon: “Si tratta di un avanzamento dell’intervento di Ross, che da solo porterebbe ad una progressiva dilatazione della valvola con necessità di nuovo intervento chirurgico. La combinazione con il supporto esterno su misura permette invece di stabilizzare la radice polmonare, trapiantata in sede aortica, assicurando l’ottima funzione della nuova valvola aortica nel tempo”.

La Ross PEARs, rappresenta la frontiera della chirurgia della radice aortica a livello mondiale ed ha già dimostrato eccellenti risultati a 8 anni di follow-up, come presentato al recente congresso dell’American Association of Thoracic Surgery a Los Angeles a maggio 2023. Entrambi i pazienti proseguono nella degenza e sono in ottime condizioni.

GiSpa