Riflessione nostro rapporto con Dio “Panorami per l’anima”

Eravamo in tanti il 14 luglio ad ammirare lo scenario naturale mozzafiato che si intravede dal giardino della nostra parrocchia che si affaccia sul golfo di Salerno ed è posto davanti ai monti Lattari

Sant’Agnello/Colli di Fontanelle – Eravamo in tanti il 14 luglio ad ammirare lo scenario naturale mozzafiato che si intravede dal giardino della nostra parrocchia che si affaccia sul golfo di Salerno ed è posto davanti ai monti Lattari che sovrastano Positano e fanno da sfondo ai vicini Colli di San Pietro.

L’incontro, promosso dalle tre parrocchie confinanti dei Colli di Fontanelle,  di Mortora e della Trinità, rientrava nel progetto “Panorami per l’anima” finalizzato a stimolare la riflessione sul nostro rapporto con Dio che richiede continuità e va alimentato con costanza.

Dunque ci siamo riuniti all’imbrunire della sera, allorquando il colore del cielo si

confonde con quello del mare, per ritrovarci, per metterci in relazione, in meditazione e in preghiera cercando il contatto diretto con Dio in un luogo panoramico suggestivo, retrostante la   Chiesa,  dove regna sovrano il silenzio interrotto solo dalle canto delle colombe e dal suono vibrante delle ali dei pipistrelli che svolazzano nell’aria in cerca di cibo.

Ci hanno supportato nella meditazione gli interventi di don Tonino De Maio, don Rito Maresca e don Antonio Parlato.

Così, allietati anche dal suono del violino e della pianola, abbiamo ascoltato canti liturgici, brani biblici ed evangelici con relativi commenti, focalizzati sull’importanza del giardino come luogo aperto, idoneo a favorire il dialogo con Dio.

Ci sono stati presentati tre esempi di giardini, luoghi all’aperto, che hanno attestato l’Amore di Dio per noi e cioè l’Eden (Gen. 2.8-18), l’Orto di Getsemani (Mc 14.32-42) e il luogo del Sepolcro (Gv. 20,11-18).

In tutti questi luoghi è stato possibile avvertire la presenza di Dio, volta a salvare l’uomo per guadagnarlo alla vita eterna.

L’incontro è terminato con l’invocazione allo Spirito Santo affinché in questo tempo complesso, aggravato dalla pandemia del covid19, possa ancora “parlarci conaccenti di speranza” e possa aiutarci a salvaguardare le bellezze naturali di questo nostro mondo martoriato dalle innumerevoli “ferite che l’egoismo sfrenato degli uomini gli ha provocato”, a dirlo con le parole di don Tonino Bello.

​Alla fine, abbiamo ben compreso che solo con la piena consapevolezza delle nostre debolezze, dei nostri sbagli e dei nostri limiti, possiamo pensare ad un risveglio di fede che ci riavvicina a Dio e ci faccia agire come Lui desidera ovvero come suoi figli prediletti ossia uomini di pace che, superando gli egoismi individuali, si prendono cura degli altri a loro affidati e dell’ambiente che li circonda, perché da solo nessuno si salva.

Mai come in questo periodo, caratterizzato dalla necessità del distanziamento, dalla diffidenza   e     dalla   paura  del  contatto   fisico,   dobbiamo   ritornare   a   vedere   nel

prossimo, nell’altro, il fratello a cui tendere la mano.

Il tutto sta a ricordarci che Dio c’è, come sempre, e risponde a tutti quelli che lo cercano perché ci ama, anzi perché ci ha amato per prima, come attestano i testi sacri considerati.

A noi ora il compito di invocarlo, di incontrarlo e di affidarci al suo Amore.

Anna Guarracino (Animatore della Comunicazione e della Cultura)