Campania dona presepi in Italia, la Lombardia lo rifiuta

L’assessora lombarda Lara Magoni ha chiarito l’equivoco con il suo pari grado campano Felice Casucci e lo accetta Bergamo che tramite il sindaco Giorgio Gori che ringrazia De Luca perché offre la possibilità di apprezzare la bellezza di un’opera artigianale ricca di storia che valorizza il patrimonio culturale napoletano e le antiche tradizioni folcloristiche

Foto tratta da tripadvisor.it

Redazione – La Campania dona i presepi in Italia ma lo rifiuta la Lombardia.

L’assessora lombarda Lara Magoni ha chiarito l’equivoco con il suo pari grado campano Felice Casucci e lo accetta Bergamo che tramite il sindaco Giorgio Gori ringrazia De Luca ed è “un gesto molto significativo, offre la possibilità di apprezzare la bellezza di un’opera artigianale ricca di storia che valorizza il patrimonio culturale napoletano e le antiche tradizioni folcloristiche”.

Da Napoli è partita l’iniziativa “Viaggio in Italia del Presepe Napoletano”, messa in atto dalla Regione Campania e voluta dal governatore della Campania Vincenzo De Luca d’intesa con l’assessore al Turismo Felice Casucci.

In un momento delicato come lo si sta attraversando, l’iniziativa vuole essere un gesto come simbolo di unione, ma la Regione Lombardia non ha accettato il presepe, però la sua assessora al Turismo, al Marketing e alla Moda, Lara Magoni, fa sapere, in una nota, che dopo essere stata interpellata il 7 dicembre di questa iniziativa dall’assessore campano Casucci, di “potergli indicare dei luoghi a vocazione turistica, nei quali poter destinare i manufatti della tradizione napoletana”.

La assessora lombarda specifica che “dopo aver fatto una verifica di natura tecnica che ha evidenziato come la procedura campana prevedesse un’assegnazione a partire dal 18 dicembre, tempo quindi non utile per un’iniziativa regionale, sono stata io stessa a ringraziare l’assessore Casucci per l’idea, rappresentandogli tutta la questione legata ai tempi stretti”. Così, prosegue la nota. “Da assessore lombardo e da bergamasca gli ho poi suggerito di valutare Bergamo per questo meraviglioso dono: abbiamo entrambi convenuto infatti che fosse particolarmente significativo portare nella città simbolo del Covid il presepe, come messaggio di speranza e simbolo di rinascita per la nostra Bergamo”. In poche parole questa è la spiegazione dell’assessora lombarda Magoni che poi telefonato al suo pari grado campano Casucci, e l’equivoco è stato chiarito.

Intanto anche altre Regione italiane hanno dato il loro ok ai presepi napoletani, manufatti delle botteghe artigiane partenopee, alcuni hanno raggiunto i luoghi espositivi indicati dalle amministrazioni pubbliche Italiane: Palazzo Rospigliosi nel Comune di Zagarolo per la Regione Lazio, Palazzo Guadagni Strozzi a Firenze per la Toscana, il santuario regionale di San Francesco di Paola per la Regione della Calabria, il museo Sigismondo Castromediamo di Lecce per la Regione della Puglia, la chiesa dei Martiri di Torino per la Regione del Piemonte, la sede della Regione Emilia Romagna, il Salone nobile di Palazzo Sceriman di Venezia per la Regione Veneto, la sede dell’assessorato regionale della Sicilia.

“La festività natalizia, con il suo carico simbolico rappresentato dalla natività, rinnova un forte bisogno di unità e coesione, un messaggio di speranza in un momento difficilissimo per la Nazione, ma anche un gesto concreto che inaugura un paradigma di dialogo istituzionale fondato sulla straordinaria bellezza del nostro patrimonio artistico e artigianale come fonte di attrattività turistica. Radici, cultura e lavoro – recita la deliberazione della Giunta Regionale della Campania – sono il cuore di questo progetto. Il Viaggio in Italia del Presepio Napoletano inaugura un nuovo Grand Tour delle cose, ancor prima della mobilità delle persone”, ha dichiarato l’assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo, Felice Casucci.