Ecatombe in Marocco, 2.012 morti e 2.059 feriti per il terremoto [VIDEO]

Il Re proclama 3 giorni di lutto nazionale. Stanno bene i 500 italiani nel paese. La scossa di magnitudo 6.8 con epicentro a 70 km da Marrakech alle 4 di mattina è durata 30 secondi. La terra ha tremato anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira

Terremoto in Marocco

(Fonte agi.it)

AGI – Paura e devastazione in Marocco dove un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l’intero Paese, con echi anche nelle nazioni confinanti, la Mauritania, l’Algeria e perfino in Portogallo. È stato il sisma più forte che abbia mai colpito la Nazione africana e ha provocato 2.012 morti e 2.059 feriti, secondo quanto dichiarato dal Ministero dell’Interno nel suo ultimo rapporto provvisorio. Una trentina di lunghi secondi che hanno scioccato la popolazione e i turisti.

Quasi 700 morti sono stati registrati nella provincia di Al-Haouz, epicentro del terremoto, che comprende il villaggio di Moulay Ibrahim. I soccorritori, con l’ausilio di macchinari edili, stanno continuando a cercare sopravvissuti e corpi tra le macerie delle case crollate. I residenti stanno invece scavando tombe sul fianco di una collina per seppellire i tanti corpi senza vita.

La Croce Rossa Internazionale ha allertato la comunità internazionale sull’importanza degli aiuti per il Marocco, citando necessità per “mesi se non anni”. Per ore immagini inquietanti hanno girato sui social: rovine, macchine danneggiate, moschee che tremavano e crollavano, fiumi di persone che si riversavano nelle strade in preda al panico.

L’epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l’Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l’Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della città di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Il villaggio di Tafeghaghte, 60 chilometri a sud-ovest di Marrakech, è stato quasi interamente decimato dal terremoto, il cui epicentro si trovava a soli cinquanta chilometri di distanza. Pochissimi edifici sono ancora in piedi, mentre le truppe dell’esercito continuano a cercare i corpi sepolti sotto le macerie.

Citando fonti mediche, il sito di notizie Médias24 ha segnalato inoltre un “afflusso massiccio” di feriti negli ospedali di Marrakech. Ma le disperate richieste di aiuto sono arrivate anche da Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira. “Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti”, ha detto al telefono all’AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech.

“La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare alla’aperto”, ha aggiunto. Secondo le immagini trasmesse dalle reti, parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. “Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti”.

“Ci sono alcuni villaggi nelle zone montuose tra le province di Al Haouz e Taroudant che sono stati completamente spazzati via”. A dichiararlo è il ministro della Giustizia marocchino nonché sindaco di Taroudant, Abdellatif Ouahbi, parlando con Al Jazeera. “Vi era anche difficoltà a raggiungere queste zone montuose colpite a causa delle frane che hanno bloccato la strada. L’esercito è riuscito a portare i primi soccorsi con gli elicottori”, ha spiegato.

Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.

Mattarella e Meloni: “Italia pronta ad aiutare”

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha inviato un telegramma al re del Marocco esprimendo “sentimenti di autentica solidarietà ” e augurando ai feriti “un completo ristabilimento”, e ha manifestato “disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso”.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.

Meloni ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza, aggiunge la nota.

Tajani: “Non risultano feriti italiani”

Sono circa 200 gli italiani che si trovavano a Marrakech quando la cittadina è stata colpita dal terremoto: lo ha detto intervenendo alla trasmissione Omnibus de La7 il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Il terremoto è avvenuto nella zona di Marrakech, sono circa 200 gli italiani che ieri erano al momento delle scosse in quella parte del Marocco”. “Al momento – ha aggiunto – non abbiamo notizie di italiani feriti. Ora siamo impegnati con la nostra ambasciata a Rabat, il nostro consolato a Casablanca e il consolato onorario a Marrakech a contattare tutti i concittadini”.

Il cordoglio del Papa

Papa Francesco apprendendo “con dolore del terremoto che violentamente ha colpito il Marocco” ha espresso “la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale”. Nel telegramma di cordoglio per le vittime inviato, a nome del Pontefice, dal Segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin, Francesco è “triste per questo evento” e ha espresso la sua “profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia: prega per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di coloro che piangono per la perdita dei propri cari e della propria casa”.

Appello a donare il sangue

Il Centro regionale per le trasfusioni di sangue di Marrakech ha lanciato un appello per le donazioni di in seguito al devastante terremoto che la notte scorsa ha colpito la regione di Marrakech-Safi ed è stato avvertito in tutto il Paese nordafricano.

Secondo quanto riferisce il quotidiano marocchino Le Matin, il Centro Trasfusionale ha invitato tutti i cittadini a presentarsi in massa nelle prime ore di sabato per donare il sangue; tutte le strutture sanitarie di Marrakech, come il Centro ospedaliero Mohammed VI, si stanno mobilitando per fornire le cure necessarie ai feriti.

Video su: https://twitter.com/i/status/1700355689032593626

(Fonte agi.it)