Energia elettrica ‘asportata’ per le serre di cannabis

I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che arrestarono a Lioni, 6 persone, hanno terminato con il contributo del personale dell’Enel, gli accertamenti effettuati sull’impianto di ventilazione, illuminazione ed essiccazione nei 3 locali adibiti a serra. Denunciati padre e figlia ed albanesi

Foto tratta da Wikipedia

Redazione – È stata ‘asportata’ energia elettrica per le serre della cannabis.

Era il 27 giugno quando i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia arrestarono a Lioni, in provincia di Avellino, 6 persone trovate in 3 serre artificiali mentre coltivavano cannabis. Un’operazione che portò al sequestro di 453 piante di cannabis indica di 150 centimetri l’una e di 800 i grammi di “erba” già pronti al confezionamento.

Ora gli stessi militari dell’Arma hanno terminato – grazie al preziosissimo contributo del personale dell’Enel – gli accertamenti effettuati sull’impianto di ventilazione, illuminazione ed essiccazione nei 3 locali adibiti a serra per comprendere quanta corrente sia stata effettivamente utilizzata illegalmente.

Ebbene i dati sono impressionanti. Il personale di Enel Energia ha accertato che il furto di corrente elettrica è andato avanti da luglio del 2018 al luglio del 2023. Cinque anni in cui sono stati consumati 2.538.821,09 KWH per un valore di 4.446.578,63 euro. Un danno economico di quasi 4 milioni e mezzo di euro per il quale i 6 arrestati (padre e figlia di origini napoletane ma residenti a Lioni, tutti gli altri di natali albanesi n.d.r.) sono stati denunciati dai carabinieri di Castellammare.