Fascetti di mandragora scambiati per spinaci, ci sono intossicati

Sono stati venduti stati commercializzati non solo nell’area flegrea ma in una zona più vasta: nelle province di Napoli, Caserta, Salerno e L’Aquila. L’appello è a non mangiare spinaci freschi ma surgelati

Redazione – Fascetti di mandragora presi per spinaci, ci sono intossicati di cui un 44enne grave intubato nella notte ma è in condizioni stabili ed è stato trasferito nella rianimazione del presidio di Giugliano in Campania.

Sono stati venduti stati commercializzati non solo nell’area flegrea ma in una zona più vasta: nelle province di Napoli, Caserta, Salerno e L’Aquila. L’appello è a non mangiare spinaci freschi ma surgelati.

I 10 intossicati sono stati ricoverati all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Pozzuoli, hanno tra i 12 e gli 85 anni, e come su scritto tra questi c’era un 44enne che era il più grave ed era stato intubato durante la notte, ora è in condizioni stabili ed è stato trasferito nella rianimazione del presidio di Giugliano in Campania.

I campanelli d’allarme sono quelli classici di una grave azione neurotossica, quindi un’eventuale ed inspiegabile sonnolenza, confusione mentale, tachicardia, vista annebbiata, secchezza delle fauci, nausea, vomito, aumento della temperatura corporea.

Carabinieri, Nas e tecnici di prevenzione dell’Asl Napoli 2 Nord procedono negli accertamenti e blocchi di mercato per limitare i danni. Intanto i militari dell’Arma stanno ritirando a scopo precauzionale da alcuni fruttivendoli e market alimentari di Pozzuoli e Quarto, alcune partite di verdura dopo il caso dell’intossicazione da mandragora.

Da come è stato accertato alcuni dei lotti sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (L’Aquila).

Intanto lanciato l’allarme c’è l’appello dei sindaci a non mangiare spinaci freschi ma solo surgelati.

La mandragora (Mandragora officinarum L.) – o mandragola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae.

Divenuta famosa ed apprezzata nell’antichità per le sue presunte proprietà magiche, oggigiorno la mandragora rappresenta una pianta piuttosto temuta, poiché altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili. Sono diversi, infatti, i casi di avvelenamento verificatisi in seguito all’ingestione di foglie di mandragora, erroneamente scambiate per foglie di altre specie vegetali commestibili, come spinaci, borragine, alcuni tipi di lattuga, ecc.

GiSpa