Lions International 108 Ya, promuove la cultura con Service “La lettura: una finestra aperta sul mondo”

Coordinatrice la professoressa Maria Rosaria Pirro Titomanlio che afferma: “La lettura, fondamentale nella strutturazione della personalità, è anche strumento di pace e solidarietà In tempi in cui la guerra si è riaffacciata ini Europa

I Lions del Distretto 108 Ya (Campania-Calabria-Basilicata), Governatore Pasquale Bruscino, promuovono la cultura attraverso il Service “La lettura: una finestra aperta sul mondo”, coinvolgendo scuole associazioni culturali, scrittori, esperti di multimedialità. Un’iniziativa di cooperazione e di supporto alla comunità in linea con il motto dei Lions, “We serve”, che evidenzia il loro spirito di servizio. La professoressa Maria Rosaria Pirro Titomanlio, coordinatrice del Service, presenta così l’iniziativa: “La lettura, fondamentale nella strutturazione della personalità, è anche strumento di pace e solidarietà In tempi in cui la guerra si è riaffacciata ini Europa. Come ha detto Francesco, assistiamo ad una terza guerra mondiale combattuta a pezzi. C’è bisogno di costruttori di pace e lavorare sulla lettura è importante per un concreto miglioramento culturale della società”. Il Service tiene conto dei risultati del progetto di ricerca sulla lettura presentato al Salone del Libro di Torino. Dati inquietanti. In Italia si legge poco, scarso è il rapporto con i libri. Questa realtà dipende molto da alcuni fattori bene individuati.  Innanzitutto, il livello socio-economico, in quanto questa situazione si verifica soprattutto nelle fasce della popolazione più deboli sotto l’aspetto economico. Inoltre, dal punto vista geografico, il fenomeno è grave nelle regioni meridionali.  Chi vive nel sud si accosta sempre meno ai libri e alla lettura. Si piò dire, per tutta l’Italia, che la fascia d’età che legge meno è tra 15 e 17 anni, anche se va tenuto conto che, in un mondo influenzato dal progresso tecnologico, i giovani sono portati per lo più all’uso di strumenti digitali, cellulari e computer, rispetto ai libri. Il Service si propone, cooperando con le istituzioni scolastiche, di spronare all’esercizio educativo della lettura i ragazzi in età di apprendimento, il nostro futuro. Tuttavia, affinché i giovani possano pienamente coinvolti, il progetto prende in considerazione le differenze tra lettura cartacea e lettura digitale (internet, e-book), entrambe meritevoli di essere curate. La lettura cartacea sviluppa un’intelligenza di tipo lineare-sequenziale e le facoltà di tipo cognitivo favorendo riflessione, elaborazione logica e pensiero critico. La lettura digitale, invece, sviluppa capacità di scansione veloce, selezione e decodifica di messaggi iconici, promuovendo un’intelligenza si tipo reticolare. Il Service dei Lions vuole supportare le istituzioni scolastiche ad allenare il cervello dei giovani promuovendo, in un continuo scambio tra analogico e digitale, la lettura come momento di osservazione e riflessione, di attività preziosa ai fini della formazione del pensiero critico e dei cittadini del futuro. La lettura, comunque, resta via privilegiata non solo per la conoscenza, ma anche per la formazione al rispetto delle leggi e delle norme di convivenza sociale, per l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo e delle libertà.  Il rispetto delle regole della lettura, a cominciare dalle pause imposte dai punti e dalle virgole, è pure un’esperienza che stimola ed educa i giovani al rispetto delle norme nella vita quotidiana, nella società e nello stato. Ciò è tanto più importante oggi perché bisogna formare i giovani ad essere cittadini italiani, cittadini europei, cittadini del mondo. Sotto questo profilo, la lettura, fondamentale nella strutturazione della personalità e dello spirito critico, va certamente considerata strumento di pace e solidarietà. La giovane attivista pakistana Malala Yousafzai, premio Nobel per pace, attribuisce alla lettura e alla cultura la capacità di creare una società più giusta: “Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante e una penna possono cambiare il mondo”. Malala è nata in Pakistan dove alle donne i diritti fondamentali sono negati e per primo il diritto all’istruzione con la frequenza delle scuole. Nelle sue parole è riassunta in maniera incisiva la testimonianza di quanto la lettura sia il punto di partenza per innalzare il livello culturale della società, specie in tempi in cui c’è bisogno di formare giovani che siano costruttori di pace e solidarietà.