Massa Lubrense, chiuse le scuole dal sindaco Balduccelli

Sono passate poche ore dalla loro riapertura ma per l’aumento dei contagi ha dovuto prendere questa decisione e varato un’ordinanza

 

Massa Lubrense – Il sindaco Balduccelli chiude le scuole a causa l’aumento dei contagi degli ultimi giorni.

Sono passate poche ore dalla loro riapertura ed ha dovuto prendere questa decisione ed ha emanato “un’ordinanza di chiusura delle scuole con decorrenza immediata. Davanti ad un aumento esponenziale dei contagi è purtroppo l’unica scelta che come uomo e come sindaco posso adottare. Spero comprenderete le motivazioni che mi hanno portato a questa sofferta decisione”.

Una decisione sofferta ma presa per tutelare sia i bambini che le maestre, il personale Ata che i genitori.

In serata il primo cittadino dopo il Consiglio Comunale ha diramato l’ordinanza della chiusura delle scuole, che per motivi formali non ha potuto leggere ma che ha ritenuto pubblicare, e questo è il testo dell’informativa.

Fa una “cronistoria dei fatti che hanno portato alla emissione dell’Ordinanza di chiusura delle scuole di ieri sera 11 gennaio 2020.

– Il 4 gennaio avevamo a Massa Lubrense 15 casi di positività al CoViD

– Venerdì 8, Sabato 9 e Domenica 10 gennaio, con medici e paramedici volontari, abbiamo fatto uno screening riservato ai bambini del Nido le Coccole, alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Sacro Cuore, alla scuola dell’infanzia e alle prime due classi della primaria dei comprensivi Bozzaotra e Pulcarelli, alla Paritaria Gattola ed al relativo personale docente e non.

– Allo screening in modalità drive in di piazza Vescovado con i tamponi antigenici della MSC e Fondazione Sorrento hanno aderito solamente 254 persone su una platea delle classi di Nido, Infanzia e prime due classi della primaria, con relativo personale docente ed ausiliario, di 775 persone pari al solo 32,77%.

– Dal report dell’ASL di sabato 9 gennaio risultavano esitati solamente 14 tamponi negativi e quindi la situazione sembrava tranquilla al di sotto della media degli altri comuni della Penisola Sorrentina.

– Dal report dell’ASL di domenica 10 gennaio, consegnatomi attorno alle 22, sera precedente all’apertura delle scuole, risultavano 7 nuovi positivi.

– Dal report di lunedì, arrivato alle 20, sono stati evidenziati ulteriori 13 nuovi casi di positività al CoViD portando il totale dei positivi a 48.

– In sette giorni i positivi sono più che triplicati con 20 positivi in più in soli due giorni. Vi chiedo cosa sarebbe successo a livello regionale o nazionale davanti ad una triplicazione dei dati dei contagi in solamente 7 giorni?

– Dal report di ieri sera è risultato positivo anche un bambino di 5 anni ed inoltre sono state richieste dai pediatri di libera scelta almeno 4 richieste di tamponi molecolari per minori di cui 3 per bambini sotto i 5 anni.

– Sempre ieri sera tra le ore 20 dell’arrivo del report ASL e l’emissione dell’Ordinanza sono arrivate notizie direttamente dagli interessati, adulti, di due nuove positività, non ancora inserite nel report. Inoltre da una sommaria richiesta di informazioni ad alcuni medici di base abbiamo saputo che ci sono almeno 14 tamponi molecolari in attesa di esito e la richiesta di ulteriori tamponi da effettuare. Mi sono confrontato con l’assessore alla Salute dottoressa Sonia Bernardo, le dirigenti scolastiche ed il dottor Antonino Belfiore, componente del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile con funzione di tutela sanitaria della popolazione.

– Sempre ieri sera prima dell’emissione dell’ordinanza il quadro normativo non era chiaro vista che si stava predisponendo il nuovo DPCM ed in giornata era stato solo avviato il confronto in sede di Conferenza Stato – Regioni.

– Dalle prime anticipazioni degli organi di stampa si parlava di un nuovo parametro proposto dai tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità di zona rossa automatica con 250 casi di positività ogni 100.000 abitanti. Nella situazione di Massa Lubrense il parametro dovrebbe scattare, nel caso si accogliesse questa proposta, a 36 casi.

Analizzati questi dati ed in attesa delle determinazioni nazionali, in piena coscienza e non per capriccio, ho ritenuto che, in via precauzionale, nell’attesa dei dati dei prossimi giorni, fosse necessaria la chiusura delle scuole dell’infanzia, delle prime due classi della primaria per 4 giorni e del Nido le Coccole per 5 giorni.

Questi i fatti e davanti ad essi le scelte sono certamente prese non a cuor leggero. Se poi davanti a questa drammatica situazione si vogliono fare speculazioni di tipo politico prive di senso di responsabilità, solamente per becero populismo e solo per cavalcare la protesta di una parte dei genitori che sono giustamente in difficoltà, vi dico che io non ci sto.

Non ci sto a questo gioco al massacro fatto sulla salute dei cittadini. Sono pienamente cosciente delle enormi difficoltà dei bambini e ragazzi e delle loro famiglie. Credo che davanti a questa situazione, quella di ieri sera sia stata una decisione sofferta, pesante ma necessaria”.

GiSpa