Msc, il business crociere vale per l’Italia quasi 20 mld di euro

Per la compagnia dell’armatore Gianluigi Aponte, il 2024 sarà un altro anno record a partire dall’Italia, dove è guidata dal managing director Leonardo Massa – terzo brand a livello globale – registrerà un nuovo picco di movimentazione dei passeggeri che saliranno a 4,2 milioni rispetto ai 4 milioni del 2023 (+5%)

Redazione – Il business crociere della Msc vale per l’Italia quasi 20 mld di euro.

Il 2024 sarà un altro anno record a partire dall’Italia, per la compagnia dell’armatore Gianluigi Aponte, guidata dal managing director Leonardo Massa – terzo brand a livello globale – che registrerà un nuovo picco di movimentazione dei passeggeri che saliranno a 4,2 milioni rispetto ai 4 milioni del 2023 (+5%), effettuando 1.075 scali e operando con ben 16 navi, su un totale di 22 della flotta che porta il brand Msc.

Leonardo Massa sottolinea che “l’impatto che il gruppo ha sull’indotto italiano è di circa 15 miliardi” ed a “questa cifra vanno aggiunti i 500 milioni che ogni anno i passeggeri da noi movimentati spendono sul territorio degli scali italiani dove li portiamo”.

Infatti sono molte le imprese italiane che fanno sono in sinergia con la compagnia dell’armatore Gianluigi Aponte, in primis la Fincantieri “con cui c’è una alleanza storica e con la quale è in corso un contratto da 3,5 miliardi per la costruzione di sei nuove navi (due consegnate), nonché un contratto da 400 milioni per la costruzione del nuovo grande terminal di Miami”. E si devono aggiungere gli investimenti milionari che l’azienda sta facendo con Snam e Fincantieri per portare la tecnologia a idrogeno ad alimentare le navi.

La compagnia dell’armatore della costiera sorrentina, conferma il suo impegno per raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050, grazie alla ricerca di tecnologie ambientali nuove ed avanzate per le navi di lusso. In questo anno arriverà Explora II il cui varo è avvenuto qualche giorno fa nel cantiere di Sestri Ponente, mentre nel 2025 arriverà la Explora III. Negli anni 2027 e 2028 arriveranno Explora V ed Explora VI e potranno utilizzare carburanti alternativi come il gas bio sintetico e il metanolo.

La Msc lavorerà in simbiosi con la Fincantieri se è possibile dotare entrambe le navi della più recente tecnologia per le batterie, oltre ad una serie di potenziali tecnologie, tra cui la cattura del carbonio e sistemi più avanzati di gestione dei rifiuti. Un futuro green per la Msc che sta accrescendo la propria forza infrastrutturale grazie alle sinergie in via di definizione con Italo. In definitiva preannuncia Leonardo Massa: “La partita per noi si gioca tutta nell’accessibilità dei nostri porti e dei nostri prodotti, aspetto su cui l’azienda sta lavorando molto e per cui avremo importanti novità nei prossimi mesi”.

GiSpa