Targhe alterne, potenziamento del trasporto pubblico e delle vie del mare

La soluzione che si prospetta per alleviare il traffico sulla statale 145 sorrentina, questo ed altro di quanto è stato deciso in Prefettura a Napoli, dove vi hanno preso parte i sindaci costieri con la  presenza dei vertici Eav, Anas, Atex e Federalberghi

Foto tratta da interno.gov.it

Redazione – Targhe alterne, potenziamento del trasporto pubblico e via mare.

La soluzione che si prospetta per alleviare il traffico sulla statale 145 sorrentina, questo ed altro è stato deciso in Prefettura a Napoli, dove vi hanno preso parte i sindaci costieri con la  presenza dei vertici Eav, Anas, Atex e Federalberghi.

Il prefetto Claudio Palomba, intervistato da Francesca Coppola del TG3 regionale, afferma: “Da più parti è stata chiesta l’adozione di ordinanze di targhe alterne, almeno nel fine settimana. O, comunque, a partire dal periodo pasquale. Si è parlato di rafforzamento di cose da parte di Eav e delle comunicazioni via mare”.

Prima di allora ci saranno tre tavoli tecnici, su trasporto ferroviario, stradale e delle vie del mare.

Il sindaco si Sorrento, Massimo Coppola, conferma: “Quello di oggi, è un risultato storico non solo per l’unità di intenti creatasi tra sindaci e associazioni di categoria ma soprattutto per l’Istituzione di una serie di tavoli permanenti sul tema”. Ed aggiunge: “Ora, non resta che continuare a lavorare per adottare in breve tempo tutto i provvedimenti finalizzati a salvaguardare vivibilità e ordine pubblico sul territorio e quindi a razionalizzare i flussi veicolari”.

Sul quello che è accaduto ai 100 viaggiatori che sono stati costretti a raggiungere a piedi la stazione di Pompei, è intervenuto il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio: “Quelle difficoltà sono purtroppo dovute ad un errore umano. Non c’entra né l’infrastruttura vecchia, né i treni vecchi. In prospettiva abbiamo 100 treni nuovi sulla Circumvesuviana: i 40, già in costruzione, inizieranno ad arrivare a fine 2024. Nel giro di sette anni avremo 100 treni nuovi contro i 60 vecchi di oggi”.

GiSpa