Titolo iridato ai canarini della Costiera

I volatili di Giuseppe Trucchia della specie “Scotch” si classificano primi nella propria categoria al “Championnat Mondial des Oiseaux d’Élevage” che si è svolto a Matosinhos, in Portogallo

 

Foto tratta da ornitologia.difossombrone.it

Sorrento – I canarini di Giuseppe Trucchia della specie “Scotch” vincono il titolo iridato nella propria categoria, al “Championnat Mondial des Oiseaux d’Élevage” che si è svolto a Matosinhos, in Portogallo.

Questo è il frutto di una passione di Trucchia che dopo diversi tentativi è riuscito ad ottenere l’esemplare giudicato perfetto tanto da aggiudicarsi il titolo mondiale.

Il canarino della razza “Scotch” ha origine nel 1800 nella città di Girvan in Scozia, che poi si diffuse in tutto il Paese. Tanti furono i nomi attribuiti alla razza; venne all’inizio chiamata “Girvan”, in omaggio alla sua città natale, poi venne chiamato anche “Glasgow Fancy”. Negli corso degli anni si provò ad incrociarlo con il Bossu belga, ma questo meticciamento non portò migliorie, ma anzi provocò molti danni alla selezione, pertanto dal 1970 iniziò una sorta di ricostruzione della razza che ebbe successo e che dette vita ai soggetti attuali.

Il suo corpo deve essere lungo 17 centimetri, il profilo della testa, della nuca e del dorso dovrà formare una linea “circolare” mentre la coda passerà, curvandosi, sotto al posatoio, proseguendo la linea. A questo momento, la coda, l’addome ed il petto formano una linea concava. Così nasce il contorno dello spicchio di luna. Le zampe devono essere portate strette, mai divaricate e saranno lunghe, leggermente flesse, non rigide (da Gibber).

L’allevatore, impiegato amministrativo negli scavi di Pompei, ha già vinto due campionati mondiali, manifestazioni europee e internazionali anche con altre razze, sempre di “canarini di posizione”.

Quando inizia la primavera, in una stanza dedicata tutta a questi volatili, alleva 40 coppie che, in genere, prolificano 4-5 figli ognuna in due distinte covate. L’obiettivo principale è quello di far nascere un esemplare il più vicino possibile allo standard.