Tuona De Luca, basta “ad aggressione mediatica su Eav e Circumvesuviana”

Lo ha detto nella sua consueta diretta su Facebook del venerdì, affermando che bisogna aspettare che si completino i lavori sulla linea, sui sistemi di controllo e della linea elettrica. E poi sono stati ordinati degli appositi treni perché i binari hanno minore distanza e non sono utilizzabili quelli che transitano su altre tratte ferroviarie

Redazione – Il governatore De Luca tuona dicendo basta “ad aggressione mediatica su Eav e Circumvesuviana”.

Lo ha detto nella sua consueta diretta su Facebook del venerdì, affermando che bisogna aspettare che si completino i lavori sulla linea, i sistemi di controllo e della linea elettrica. E poi sono stati ordinati degli appositi treni perché i binari hanno minore distanza tra loro e non sono utilizzabili quelli che transitano su altre tratte ferroviarie.

In questa su diretta social ha voluto mettere le cose in chiaro, anche se ha riconosciuto che il servizio “non va bene, non è adeguato”, ma ritiene necessaria “una operazione verità” sugli interventi in corso e sui motivi che ancora impediscono un buon funzionamento ai collegamenti.

Va secco sul fatto delle notizie negative sulla Circumvesuviana: “Ogni tanto sulle prime pagine vediamo foto di treni fermi e passeggeri a piedi. Immagini sicuramente negative e sgradevoli, ma le troviamo anche altrove, a Milano qualche giorno fa i passeggeri sono scesi sotto una galleria per i treni fermi, ma lì non succede nulla. Sulla Circumvesuviana invece c’è una campagna di aggressione”.

Ha sottolineato la questione dei debiti della Circumvesuviana, poiché l’Eav aveva perdite per 315 milioni nel periodo 2011-2016, poi dal 2016 al 2022 “ha fatto registrare utili per 96 milioni”; e sono stati ripianati i 750 milioni di debiti accumulati nelle gestioni passate.

L’Ente autonomo Volturno ha anche in gestione sia della Cumana e della Circumflegrea, e su queste due linee sono in circolazione “treni nuovi, di livello europeo” ed i ritardi nel servizio sono “su uno-due minuti di media”. La situazione della vesuviana è differente perché siccome i binari hanno una minore distanza tra loro sono stati ordinati degli appositi treni.

Con questo abbiamo “fatto la gara nel 2019 (alla Stadler, ndr), dopo la conclusione del risanamento finanziario. Poi abbiamo perso un anno e mezzo per il contenzioso legato al ricorso di un’altra azienda, mentre il Covid e poi la guerra rallentavano produzione e consegne. Tra il 2024 e il 2026 arriveranno 54 treni nuovi, a regime saranno un centinaio. Oggi il servizio non è adeguato, non va bene, ma è il meglio che possiamo fare in attesa dei treni nuovi”.

La questione non riguarda solo i treni ma anche le strutture, perciò è stata indetta una gara da 300 milioni “per i lavori sulla linea, sui sistemi di controllo e della linea elettrica. I lavori sono in corso, ogni tanto ovviamente registriamo problemi sui cantieri aperti per la manutenzione dei ponti, o il raddoppio della linea in alcuni tratti. Stiamo facendo miracoli, se qualcuno ha soluzioni più rapide si faccia avanti”.

Sulla questione conclude: “Non abbiamo nessuna remora o pregiudizio ideologico, ma è inutile far entrare i privati se prima non si completano i lavori strutturali e non arrivano i treni nuovi”.

GiSpa