Sant’Agnello, sequestro housing sociale: parla il sindaco Sagristani

Ha la più ampia fiducia nella magistratura che esercita l’azione penale come è suo dovere

 

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Foto tratta da sorrentopress.it

Sant’Agnello – Sul sequestro del parco residenziale, ossia l’housing sociale in via Monsignor Bonaventura Gargiulo: parla il sindaco Sagristani ed ha la più ampia fiducia nella magistratura che esercita l’azione penale come è suo dovere.

Questo parco residenziale è state posto sotto sequestro dopo che ci sono state varie denunce presentate dal Wwf Terre del Tirreno e da Italia Nostra, l’opera è del tutto illegittima perché in contrasto con il Put della penisola sorrentina e con la legge regionale 19 del 2009, il cosiddetto Piano casa.

Sulla vicenda il sindaco Piergiorgio Sagristani ha rilasciato la sua dichiarazione:

“In relazione ai provvedimenti giudiziari che hanno interessato l’housing sociale di via M.B. Gargiulo, esprimo la più ampia fiducia nella Magistratura che esercita l’azione penale com’è suo dovere. Siamo interessati affinchè sia fatta piena chiarezza sulla vicenda, anche per gli assegnatari delle abitazioni. Siamo, inoltre, fiduciosi che alla fine la giustizia dimostrerà la correttezza sostanziale dell’iter seguito.

Fin dall’inizio il Comune di S. Agnello ha agito con il fine di offrire un’abitazione a nuclei familiari che non avrebbero potuto acquistare immobili a prezzi di mercato, riconoscendo una speciale priorità per la presenza di soggetti portatori di handicap.
Gli assegnatari sono stati selezionati mediante sorteggio e sulla base di requisiti predeterminati come il reddito e l’assenza di altra abitazione.

L’intervento è stato realizzato, come da relazione dei tecnici comunali, in conformità al PRG ed al PEEP che hanno ricevuto il visto di conformità al Put dalla Regione Campania, pertanto l’opera non si ritiene eseguita in deroga né rispetto al Prg, né rispetto al PUT.

Mi preme precisare, inoltre, che sulla base dello stesso PEEP in passato sono stati realizzati due interventi, di cui uno nel centro cittadino, proprio vicino al sito dove sorge il complesso dell’housing, ed uno nella frazione dei Colli di Fontanelle, come edilizia residenziale convenzionata, criterio assimilabile all’housing sociale.

Inoltre, evidenzio che, mediante il PUA, oltre alla costruzione degli alloggi è stato recuperato un agrumeto di circa 8mila metri quadri, aperto alla fruizione pubblica, insieme ad un’area parcheggio a rotazione ceduta gratuitamente al Comune.

Tutto ciò è stato realizzato a carico dei privati e non ha comportato oneri per il Bilancio comunale.

Da ultimo, vorrei far presente che, se coloro che hanno denunciato la presunta illegittimità dell’intervento – con un esposto in sede penale – avessero proposto un ricorso alla Magistratura amministrativa prima della realizzazione degli alloggi, si sarebbe fatta chiarezza sulla legittimità del provvedimento senza esporre gli assegnatari alle difficoltà attuali.

Confermo la mia personale vicinanza agli assegnatari, resto fiducioso per una evoluzione positiva della vicenda”.