Sorrento 1945, scivolone casalingo contro un ottimo Matino

La squadra di Branà imbriglia nella sua rete quella di Cioffi che viene messa al tappeto dagli argentini Salto e Giambuzzi

 Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, in piedi e attività all'aperto

Sorrento – Nella seconda giornata del campionato il Sorrento incappa in uno brutto scivolone casalingo ad opera di un’ottima Virtus Matino.

La squadra di Branà imbriglia nella sua rete quella di Cioffi che viene messa al tappeto nella ripresa, in una gara spigolosa e con i falli tattici all’ordine del giorno.

I costieri soffrono non poco la terribile matricola matinese che si avvale del ficcante contributo di ben 5 argentini: Salto, Marin, Giambuzzi, Graziano e Ruibal, con quest’ultimo che è stato un’intraprende spina nella retroguardia rossonera. Costieri che vanno vicini ad aprire la saracinesca ben chiusa da Convertini ed i suoi prodi che si immolano su ogni pallone fino all’ultimo respiro.

La vecchia legge del calcio punisce il Sorrento, che dopo la più grande chance della gara, viene beffato dal Matino, che capitalizza una rete di Salto e raddoppia all’ultimo secondo con Giambuzzi. Cioffi, dopo aver cambiato pelle alla squadra in Coppa Italia, ha confermato l’undici vittorioso in casa della Mariglianese con l’unica eccezione di Iadaresta in campo dal via al posto di Sosa (tenuto inizialmente in panchina). Branà invece ha schierato a specchio con il Sorrento il suo Matino imbottito di argentini. Il primo pericolo lo ha portato Giambuzzi su punizione, ma Del Sorbo ha respinto in angolo. Al 13’ però il Sorrento è andato vicino al gol con il tacco di Gargiulo per Calabrese, il cui mancino da ottima posizione è stato respinto da Michelli. Oltre ad un mancino velenoso, ma alto, al 36’ di Rubal, nulla più di rilevante fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa, Cioffi si è giocato la carta Sosa avanzando la posizione di Cassata (poi sostituto da De Marco). Sorrento più aggressivo, Matino sempre coriaceo. Emozioni con il contagocce fino al destro di Marin bloccato a terra da Del Sorbo. Triplice occasione per il Sorrento in pochi secondi a cavallo del 26’: destro di La Monica respinto corto dal portiere ospite, Iadaresta interviene ma viene “murato” da Michelli e Sosa di testa trova Cavalieri sulla linea a negargli la gioia del vantaggio. Gol sbagliato, gol subito: angolo per il Matino al 31’, spizzata di testa di Pozzerese e zampata di capitan Salto per l’uno a zero. Reazione del Sorrento mortificata al 94’ dal rigore trasformato da Giambuzzi (dopo un fallo di De Marco su Inguscio).

Renato Cioffi aveva messo tutti in guardia sul valore del Matino ed ha avuto ragione: “Loro hanno disputato una buona partita, ma noi non abbiamo affatto demeritato. Anzi, nel nostro momento migliore una disattenzione su palla inattiva ci ha penalizzato. Dobbiamo capire che questo è un girone difficilissimo nel quale ogni partita non avrà un esito scontato.  Forse abbiamo fatto meglio della gara con la Mariglianese ma stavolta gli episodi non  ci hanno sorriso. Adesso dobbiamo pensare alla gara con il Bitonto provando anche a migliorare la condizione di alcuni elementi del gruppo”.

SORRENTO-MATINO 0-2

Goals: st – Salto 31’, Giambuzzi 49’ (rig).

SORRENTO (4-3–1-2): Del Sorbo; Sicuro (1’s.t. Manco), Mansi (22’s.t. Pagano), Cacace, Calabrese (37’s.t. Romano); La Monica, Virgilio, Mezavilla; Cassata (20’s.t. De Marco); Iadaresta, Gargiulo (1’s.t. Sosa)

A disposizione: Volzone, Ferraro, Diop, Guidoni.  Allen: Reanto Cioffi.

MATINO (4-3-1-2): Convertini; Giambuzzi, Michelli, Salto (30’p.t. Cavalieri), Graziano; Marin, Grandis, Tarantino (36’s.t. Calò); Ancora; Ruibal (42’s.t. Alemanno), Pozzessere (38’s.t. Inguscio)

A disposizione: D’Ippolito, Fina, Gallo, Nkoy, Monopoli. Allen: Giuseppe Branà.

Arbitro: Valerio Bocchini di Roma.

Assistenti: 1° Stefania Genoveffa Signorelli (Paola) – 2° Giuseppe Fanara (Cosenza).

Ammoniti: Michelli, Inguscio (M), Cacace (S).

Note: giornata estiva, 26°; erba artificiale buona; spettatori 500 circa (30 circa da Matino).

Angoli: 5-6.  Recupero: 2’ p.t., 4’ s.t.

GiSpa