Additato come untore, marittimo sporge denuncia

L’uomo che fu contagiato dal Covid-19 su Facebook fu oggetto di tante ingiurie ed insulti perché si era diffusa la voce che aveva organizzato una festa, e ci fu la precisazione del sindaco Andrea Buonocore

 

Foto tratta da qdpnews.it

Vico Equense – Un marittimo di 63 anni che fu contagiato dal virus, venne additato come untore ed ora sporge denuncia contro quelle persone che definisce “leoni da tastiera”.

Cosa è accaduto? Nel mese di aprile, in pieno lockdown si sparse la voce che aveva organizzato una festa con circa trenta persone, da quel momento sul noto social Facebook, fu vittima di tante ingiurie ed insulti, ma una precisazione venne fatta dal sindaco Andrea Buonocore.

Il primo cittadino in quei giorni dovette predisporre la vigilanza della zona per evitare problemi di ordine pubblico.

Poi lo stesso fece una precisazione tramite la sua pagina di Facebook, che riportiamo: “Scrivo ora un aggiornamento sul caso di Covid-19 ad Arola, non per negligenza o ritardo, ma, semplicemente, perché prima di fare una comunicazione istituzionale o meno è fondamentale raccogliere prove e testimonianze.
La persona interessata ed i parenti hanno confermato che non si è “mai” svolta alcuna festa e che le uniche occasioni di convivialità hanno visto la presenza del soggetto in questione, della moglie e della figlia. Per queste ultime sono stati richiesti i tamponi e sono costantemente monitorate dalla U.O.P.C. dell’ASL con la quale sono personalmente in contatto.
Se atto superficiale della persona in questione c’è stato, è quello di essere uscito durante la quarantena fiduciaria. Uscite delle quali non vi è traccia o testimonianza.
Mi sorprendono tutte quelle dichiarazioni di chi oggi, dopo i fatti, afferma di averlo visto anche se nessuna segnalazione o denuncia ci è mai pervenuta.
L’Amministrazione, insieme alla famiglia, sta verificando tutti i contatti del soggetto per avviare i protocolli previsti dal caso.
Si invita, pertanto, la cittadinanza ad attendere i risultati dei tamponi ed a non diffondere notizie prive di fondamento. Bisogna assicurarsi della veridicità dell’informazione prima di diffonderla ed ove vi siano gli estremi per una denuncia, bisogna denunciare alle autorità competenti e non sui social network.
Sono basito dai commenti carichi di astio ed odio verso una persona attualmente ricoverata e che avrebbe bisogno di sostegno e vicinanza.
Rivolgo al nostro concittadino gli auguri di una pronta e rapida guarigione e da parte mia continuerò a tenervi aggiornati con serietà e discrezione”.

Ora che il marittimo, come tanti altri che sono stati in isolamento, è guarito ha deciso di sporgere una denuncia per diffamazione alla Procura di Torre Annunziata ed ha chiesto l’identificazione di 15 persone, che definisce “leoni da tastiera”, i quali, secondo la sua tesi, sono responsabili di averlo denigrato e diffamato “a mezzo stampa” tra il 3 aprile ed il 30 maggio 2020, in seguito alla pubblicazione del post con il quale il primo cittadino di Vico Equense rendeva noto alla popolazione della presenza di casi di Covid-19 in città.